Centrodestra. Da Fitto alla Lega, i deputati Altieri e Marti: “Carroccio al 10% in Puglia”

Matteo Salvini a Porta a Porta con Bruno Vespa
Matteo Salvini a Porta a Porta con Bruno Vespa

“Ho scelto di aderire alla nuova Lega dei territori di Salvini perché rappresenta i valori della destra italiana e di lasciare Direzione Italia perché non potevo seguire centrismi, centrini, un modello democristiano che francamente per età non ho mai conosciuto, ecco perché assieme al collega, Roberto Marti, abbiamo scelto un partito realista chiaro e di destra”. Il deputato neo-autonomista Nuccio Altieri ha così spiegato la scelta di aderire alla Lega lasciando Direzione Italia, la formazione creata dall’on Raffaele Fitto dopo la fuoriuscita da Forza Italia.

Il dibattito interno a Direzione Italia

All’interno di Direzione Italia, ha raccontato Altieri, “c’è stato un lungo dibattito tra chi, come me e Marti, aveva posizioni vicini alla Lega, perché bisogna fare sintesi ed è inutile complicare il quadro con dieci venti partititi e partitini, e altri che erano più legati a una tradizione culturale democristiana e quindi tendono verso il centro, e francamente in un centro anni 80 non mi riconosco”. L’alleanza con Direzione Italia? “Mi auguro ci sia, il centro destra ha il vento nelle vele, come dimostra il risultato in Sicilia, e deve essere unito seppur nelle sue differenze con programmi chiari”. “Ogni Regione – ha spiegato Altieri – avrà la sua Lega, ci sarà una Lega della Puglia, del Lazio, della Sicilia, della Lombardia e così via, perché i problemi e le soluzioni che pone la Lega sono gli stessi da Milano a Bari, da Verona a Palermo, per quanto mi riguarda da oggi lavoreremo perche’ anche in Puglia la Lega abbia un consenso superiore al dieci per cento”.

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Felice Centofanti

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