Atreju. Il centrodestra senza leader unito (per ora) solo dall’opposizione al Pd

Salvini e la Meloni
Salvini e la Meloni

Il centrodestra che s’è riunito ad Atreju ha cercato di trovare una via comune, una piattaforma condivisibile. Ma s’è astenuta, religiosamente, da ogni discorso relativo a quello che gli orridi anglicismi in voga chiamano leadership. Pesa l’ingombrante presenza-assenza del convitato di pietra Silvio Berlusconi.

Vietato parlare di chi farà il capo. Stefano Parisi lo dice con chiarezza estrema: “Chissenefrega, i cittadini vogliono che noi riusciamo a risolvere i problemi”. L’unica proposta in tema arriva da Matteo Salvini e non è nemmeno una novità: “Al limite, le primarie le facciamo il giorno delle elezioni”. Che ricordi, il tridente d’attacco Berlusconi-Fini-Casini. A proposito, è “tridente” (stavolta declinato nella formazione Berlusconi-Meloni-Salvini) una delle espressioni più ricorrenti tra i relatori, insieme a Ius Soli e a Legge Fiano. 

Gli argomenti sono quelli forti, quelli di sempre. Il problema dell’immigrazione e dell’integrazione, la lotta allo Ius Soli, la questione del fisco e delle tasse, i rapporti controversi con l’Europa, la critica alle posizioni cosmopolite della sinistra à la Boldrini.

Uno dei punti fermi che accomunano tutti, da Toti a Quagliariello sta nella necessità di prendere le distanze da ogni tentazione “inciucista” con il Partito democratico. Proprio Quagliariello l’ha detto: “Non sono concettualmente contro le grandi intese, ma queste si possono fare se c’è un’emergenza nazionale (che non c’è) e soprattutto se non c’è Renzi, uno che ha dimostrato di non rispettare i patti”.

Le differenze ci sono e paiono vistose. Se Salvini (parlando anche a nome della Meloni) dichiara di essere pronto a chiedere la revisione dei trattati a Bruxelles, Toti si definisce “patriota europeo” e punta il dito su una questione troppo sottovalutata eppure centrale. Perché Macron, che chiede le stesse cose dei sovranisti (quali la revisione di Schengen) e combina veri e propri pastrocchi nazionalistici in economia (caso Fincantieri su tutti) è “paladino d’Europa”? E’ una questione centrale, quella della legittimazione politica.

Le proposte e le urgenze infiammano la platea. Tutti promettono lotta dura allo Ius Soli “Non uscirà dal Parlamento”, promette Salvini. Tutti scherzano sulla Legge Fiano, come La Russa che nel presentare Paolo Romani gioca sul “saluto Romani”. Ecco, se il centrosinistra governasse ancora un po’, l’unità dell’area potrebbe essere qualcosa di più che una bandiera da sventolare sul palco. Perché tra le tante anime, tra i tanti interventi pare che a unire il centrodestra sia un punto su tutti. L’assoluta volontà di non indugiare in amorazzi proibiti con Renzi e il centrosinistra.

@barbadilloit

Careca

Careca su Barbadillo.it

Exit mobile version