Esteri. Alternativa per la Germania oltre il 10%. Gli identitari prima opposizione nel Bundestag

Alternativa per la Germania, i militanti berlinesi
Alternativa per la Germania, i militanti berlinesi

I sondaggi lo considerano ormai un dato acquisito. Il partito della destra tedesca, Alternativa per la Germania, sarà in parlamento e con una percentuale rilevante di eletti: le ultime rilevazioni (sondaggio Ard) indicano il movimento tra il 10 e il 12%. La vera sfida, però, per la dirigenza dell’AfD sarà dimostrare di ambire a rappresentare una opposizione costruttiva e piena di contenuti, evitando di avere l’onore delle cronache solo per dichiarazioni squinternate di qualche leader locale. Nato con professori universitari euroscettici, Alternativa per la Germania ha poi aggregato tante sigle delle destre sparse anti-immigrati, alla ricerca di un megafono nazionale. La presentazione di una piattaforma coerente, al di là degli slogan elettorali, sarà un banco di prova per la destra tedesca e per le destre europee, evaporate sui media dopo il ko alle presidenziali francesi di Marine Le Pen.

Gli altri partiti

Il blocco conservatore, la Cdu e la Csu bavarese, secondo i sondaggi raccolgono il 37%, dando così la possibilità al cancelliere Angela Merkel di avere una base di forza nella formazione del nuovo governo. I socialdemocratici sono al di sotto del minimo storico raggiunto nel 2009 (il 23%): hanno solo il 20%. Oltre la soglia di sbarramento si posizionano i liberali del Fdp, con il 9,5, mentre la sinistra radicale di Die Linke è al 9% e i Verdi al 7,5%. Gli ecologisti si candidano, insieme ai liberali, come partner per il futuro governo di coalizione guidato dalla Merkel, lasciando così all’opposizione socialdemocratici, postcomunisti e la destra dell’AfD.

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Agyenim Boateng

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