Amministrative. Tornano le sfide centrodestra-centrosinistra, nessun M5S al ballottaggio

M5S
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Il Movimento Cinque Stelle cicca l’appuntamento con le amministrative. Nei capoluoghi, i candidati M5S sono praticamente scomparsi dai radar. Si andrà quasi ovunque al ballottaggio dove a sfidarsi saranno centrodestra e centrosinistra. Gli exit poll non sembrano dare alcuna chance ai grillini.

GENOVA E VERONA. L’affluenza è bassissima quasi ovunque. Stiamo lontani dalle urne piene di tanti anni fa, ma manco questa è più una novità. La notizia della serata pare essere la dèbacle dei Cinque Stelle. A Genova, nella città natale di Beppe Grillo dove s’è assistito a un vero e proprio psicodramma pentastellato, sono stati tutti spazzati via: l’elezione se la giocheranno Mario Bucci (centrodestra) e Giovanni Crivello (centrosinistra) attestati entrambi, per la Rai, fra il 33 e il 37%. Il candidato M5S è lontanissimo, fra il 18-22%. Stessa storia a Verona dove Federico Sboarina (centrodestra) e Orietta Salemi (coalizione del centrosinistra) si involano verso il ballottaggio. Qui i Cinque Stelle arrivano addirittura quarti, prima di Alessandro Gennari (candidato M5S quotato sulla soglia del 10%) c’è Patrizia Bisinella, compagna dell’ex sindaco veronese Flavio Tosi.

RIVINCITA DI PIZZAROTTI. Era stato il primo candidato grillino a strappare l’elezione a sindaco in una città capoluogo di provincia. Federico Pizzarotti, da Parma, era diventato il nemico pubblico numero uno del Movimento Cinque Stelle. Adesso che s’è tornati alle urne (e lui si presenta civico con vistose suggestioni radicali) strappa quasi il 40% dei voti ai suoi concittadini. Si giocherà il ballottaggio con Paolo Scarpa, Pd. Fuori dai giochi la candidata leghista Laura Cavandoli. Per il Movimento Cinque Stelle è una disfatta che non ammette repliche: Daniele Ghirarduzzi, candidato sindaco, non sfonderebbe il 3%.

CENTROSUD. A Taranto la situazione è talmente liquida che non ci si può esprimere per niente. Per gli exit poll sarà un tutti contro tutti in cui potrebbero rientrare anche i Cinque Stelle e l’ex sindaco Mario Cito. A L’Aquila la fotografia è molto più nitida: il Pd Americo Di Benedetto potrebbe sperare di raggiungere il 50% ed evitare il ballottaggio con Pierluigi Biondi del centrodestra. Fabrizio Righetti (M5S) fermo tra il 4% e l’8%. Non sarà così a Palermo dove l’uscente Leoluca Orlando viaggia verso la sfida a due con Fabrizio Ferrandelli, alla guida di una piattaforma di centrodestra. A Catanzaro la sfida è a tre: Sergio Abramo per Forza Italia, Enzo Ciconte per il Pd, e Nicola Fiorita, civico. Irrilevante il risultato dei Cinque Stelle.

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Riccardo Ferri

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