Il caso. Se il Pd (il 25 aprile) rottama i vecchi partigiani per Macron, Fornero e il globalismo

Giovani pro Ue in piazza a Milano
Giovani pro Ue in piazza a Milano

25 aprile col botto e una inattesa rottamazione. Chi si attendeva le tradizionali strumentalizzazioni politiche da parte delle sinistre politico-istituzionali, con i comizi dell’Anpi pro-centrosinistra di Governo è rimasto deluso. La realtà ha, infatti, superato la fantasia: la “neosinistra” renziana ha saputo sorprendere anche in questo ed evidentemente ha voluto rottamare, insieme ai D’Alema, ai Cuperlo e ai Bersani, anche il corollario pregno di epica resistenziale. E così sono apparsi slogan come “meno pensionati, più partigiani” o “sesso, droga, Emmanuel Macron”, manifesti inneggianti a una guerra con la Russia, a John Lennon e a Coco Chanel (figura controversa per alcuni vicini ai nazisti nella Seconda guerra mondiale), oltre che… a Elsa Fornero, indimenticabile ministro per tanti esodati italiani. La retorica della liberazione sostituita da quella della globalizzazione, del consumismo e della “generazione Erasmus”, “Bella Ciao” rimpiazzata da “I’m blue” dei mitici Eiffel 65. Senza dimenticare l’immancabile titolo anglofono (come da prassi renziana) “#tuttoblue”.

Un delirio? Uno scherzo? No, erano questi i contenuti della manifestazione dei “Patrioti Europei” organizzata dal Partito Democratico in occasione del 25 aprile a Milano. Meraviglia. “Basta – devono aver pensato gli organizzatori – con la solita lagna dei reduci della resistenza, che oltretutto sono anziani, pensionati (dai cartelli comparsi nei cortei apprendiamo come per i ‘neopartigiani’ del PD il nuovo nemico siano proprio questa categoria, altro che teste rasate e croci celtiche, ndr) e pesano sul welfare, un’orribile retaggio socialista da Paesi “Piigs’”. Meglio, molto meglio una bella manifestazione 2.0, molto ‘flash mob’ dallo stile californiano, sognando la Silicon Valley di Steve Jobs…

Nel corteo dei nuovi patrioti d’Europa non potevano ovviamente mancare i “nuovi italiani”, a dare quel tocco mancante di multiculturalismo all’americana, perché come dice il Vangelo secondo Matteo (Renzi), “l’America è il nostro modello”. Soprattutto per come tratta i poveri e i disoccupati, che sono brutti, improduttivi, votano a destra e puzzano. Invece nel pantheon del PD non c’e posto per i miasmi, solo per il grande sogno delle “vision” e delle “mission”. Una parodia, può aver pensato qualcuno leggendo queste righe. No, invece è successo davvero. Sono questi i nuovi partigiani ed è bene abituarsi. E forse, chissà, iniziare a rimpiangere quelli di prima. Quelli che, al posto di stiliste e designer, sognavano rivoluzioni e bandiere rosse.

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Cristiano Puglisi

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