L’intervento. Maullu (FI) e i patrioti d’Europa: “La sfida parte da Milano”

l’On. Europeo Stefano Maullu

L’intervento dell’europarlamentare Stefano Maullu di FI sull’incontro in programma oggi a Milano promosso dal network “i patrioti”

Essere Patrioti in Europa è un modo di essere, di condurre battaglie tutti i giorni in Italia e in Europa, a Milano come a Bruxelles e Strasburgo, con un obiettivo ben preciso: mettere al primo posto, sempre, l’interesse italiano. Significa, quindi, combattere da italiani in Europa contro decisioni che quasi sempre non facciamo altro che subire, senza alcun ruolo di centralità nel contesto comunitario. Significa arginare lo strapotere tedesco che ha portato ad un’Europa germanocentrica, vuol dire ribellarsi ad una dimensione finanziaria e speculativa che troppi problemi ha creato in tutto il mondo. Su tanti, troppi temi l’Italia ha subito e subisce politiche europee dissennate: immigrazione, guerre in Medio Oriente, rapporti con la Russia e con i Paesi del Nord Africa, geopolitca nel Mediterraneo sono sfide nelle quali oggi più che mai è necessaria una presenza Italiana più puntuale e determinante. Viviamo in un’Europa molto lontana dal sogno dei suoi fondatori, che immaginavano un mercato comune forte e solidale e una grande area in grado di compere con tutti i contesti produttivi del mondo, dalla Cina agli Stati Uniti. Viviamo in un’Europa che per egoismi di qualcuno non ha saputo sviluppare quella base culturale e valoriale che naturalmente dovrebbe rappresentarne radice comune. Tutto questo porta inevitabilmente alla necessità di tornare ad essere Patrioti in Italia e Patrioti in Europa, per dare voce e importanza a un popolo che vuole tornare ad essere protagonista. La vittoria di Trump in USA è un segnale importante: ha vinto l’America vera, quella lontana dalle logiche delle grandi bance e dai capricci di qualche star radical chic. Ha vinto l’America che lavora e si rimbocca le maniche tutti i giorni, l’America reale. Ha perso Hillary Clinton ma hanno perso anche Angela Merkel, Francois Hollande, ha perso Renzi. Ha perso quella classe dirigente europea di tecnocrati che considera Vladimir Putin un terrorista mentre proprio Putin il terrorismo lo combatte, cercando di risolvere gravi problemi creati proprio da quel modello fallimentare rappresentato da Obama e dall’Europa delle banche e delle inutili sanzioni.

E’ nelle difficoltà che sorge la necessità di essere Patrioti. Sono i numeri a dirci che oggi dobbiamo essere Patrioti. Viviamo in un’Italia insoddisfatta. Due italiani su tre hanno paura del futuro, due italiani su tre non sono soddisfatti del lavoro che fanno, due italiani su tre pensano che negli ultimi cinque anni le condizioni di vita siano peggiorate nettamente. Dati che ci vedono davanti soltanto alla Grecia, sullo stesso livello di Paesi quali Bulgaria, Slovenia, Romania. Dati che fanno riflettere. Viviamo in un’Italia insicura, economicamente stagnante, l’Italia dello “zero virgola” in cui non si investe, non si osa rischiare in virtù di una paura strutturale inquietante. Le Istituzioni, italiane ed europee, non danno risposte e quando le danno sono imposizioni senza logica né strategia. Da qui nasce un senso di ribellione che talvolta si concretizza in qualunquismo, dilettantismo, contro “senza se e senza” ma che poi si rivelano fuochi di paglia senza alcuna prospettiva. Per questo, oggi, in Italia e in Europa, dobbiamo vivere e vincere una sfida fondamentale. E ci riusciremo solo da Patrioti, da Patrioti in Italia e da Patrioti in Europa.

*(Eurodeputato Forza Italia), promotore dell’evento “Patrioti in Europa per Ricostruire l’Italia” (sabato 26 novembre, ore 14,30, Grand Hotel Villa Torretta Sesto San Giovanni-Milano)

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Stefano Maullu*

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