L’intervista. Marion Le Pen: “L’asse Lega-Front National in nome della libertà dei popoli”

Marion Le Pen

Salvini a Pontida ha tracciato definitivamente la strada per un fronte identitario. E a tranquillizzare chi ancora teme che seguire la strada di Front National e altri significhi abbandonare lo spirito autonomista o condannarsi all’isolamento politico, ci ha pensato direttamente Marion Maréchal-Le Pen.

Alcuni giornali italiani hanno commentato la tua assenza a Pontida insinuando motivi diplomatici e si sono domandati se è indice di una battuta d’arresto nel percorso comune tra Lega Nord e Front National. E’ ancora strategica per voi questa alleanza?

Sarei stata molto felice di andare a Pontida ma mi è stato impossibile a causa della concomitanza delle università estive del Front National, che si sono tenute nello stesso fine settimana e, dovendo intervenire sul tema del terrorismo, non potevo esimermi dal partecipare. Ma la mia assenza è stata dovuta solo a motivi di agenda, non di certo a una messa in discussione della nostra alleanza con la Lega Nord. La Lega e Noi con Salvini possono continuare a contare su di noi per difendere l’Europa dei popoli e delle nazioni e la civiltà europea che abbiamo in comune.

Ultimamente all’interno del Carroccio c’è un dibattito sull’incompatibilità tra la visione autonomista della Lega e il forte sentimento nazionalista del Front National. Si tratta effettivamente di una differenza inconciliabile o c’è qualche punto di congiunzione tra i due approcci?

In nessun caso il progetto autonomista della Lega Nord impedisce collaborazione con il Front National che difende l’unità della nazione francese. Uno dei fondamenti della nostra lotta è il rispetto della sovranità dei popoli europei, vale a dire la libertà politica, giuridica e istituzionale dei popoli di poter scegliere il proprio destino. Se un domani una maggioranza di italiani dovesse sostenere il progetto della Lega Nord, sarebbe un loro diritto assoluto e noi lo rispetteremmo. Noi partiamo dal principio che siamo una civiltà europea costituita da diverse nazioni ognuna con il proprio popolo, la propria Storia e le proprie peculiarità. Il nostro obiettivo non è quello di imporre il nostro modello francese agli altri, ma di collaborare nel rispetto di queste diversità e negli interessi di tutti al fine di garantire la prosperità dei francesi e degli italiani.

Qualcuno sostiene che sia meglio abbandonare l’alleanza con voi perché questa comporterebbe la scelta di non dialogare con altre forze politiche e dunque di essere condannati a perdere le posizioni di governo conquistate (la Lega oggi guida in coalizione due regioni importantissime come Lombardia e Veneto). “Lepenismo” significa decidere di restare in ogni caso soli e all’opposizione?

Questo ragionamento non ha senso. Lavorare in collaborazione con il Front National non significa che i nostri alleati debbano per forza copiare il nostro comportamento o la nostra strategia elettorale. Il quadro politico francese ci rende al momento impossibile stabilire alleanze. Non è una opposizione di principio, ma ora allearsi con il partito di Sarkozy o di Hollande significherebbe tradire la nostra lotta e le nostre idee, perché sono coloro che ci hanno portato al disastro. Tuttavia, il quadro politico italiano non è il quadro politico francese e la Lega Nord e Noi con Salvini sono perfettamente liberi di istituire le alleanze che trovano più adeguate per arrivare a governare. Ognuno deve agire secondo gli interessi del suo paese, al fine di raggiungere l’obiettivo che condividiamo: la libertà, la democrazia e il ripristino delle identità. (da Il Talebano)

@barbadilloit

Il Talebano

Il Talebano su Barbadillo.it

Exit mobile version