#Brexit. Vince la libertà, ora costruire la confederazione dei popoli europei

bandiere euDal popolo inglese ci viene una grande lezione di libertà. Il popolo inglese ha preso la decisione più lucida in contrasto con tutto il sistema di partiti dominanti (lo stato maggiore di conservatori e laburisti), con gli speculatori di borsa, con le ingerenze della superpotenza americana e l’ovvio interesse della oligarchia della “UE”. Negli ultimi giorni ha resistito anche alla più feroce strategia della tensione che nientemeno equiparava il gesto di un folle (isolato? autonomo?) con la volontà di indipendenza della maggioranza di un popolo.

All’attentato sono seguiti i falsi sondaggi che davano in vantaggio fino alla fine l’opzione favorevole alla burocrazia UE e le manovre finanziarie che pompavano la sterlina per dare l’impressione che i mercati reagissero bene alla “decisione giusta” voluta dall’alto.

Alla fine libertà è stata più forte di tutto. Una pagina gloriosa della storia inglese e diciamo anche della storia europea. Perché questa solo è l’Europa: libertà di pensiero e coraggio della volontà autonoma.

Decisiva è stata anche una straordinaria Regina, che negli ultimi giorni di campagna elettorale ponendo la domanda fondamentale: “Ditemi tre ragioni per stare nella UE” ha spostato probabilmente quella piccola percentuale di voti che oggi ha decretato la libertà nazionale degli Inglesi. 

Ora davvero gli Inglesi devono avere coraggio e fermezza: la burocrazia non eletta della UE cercherà di imporre un nuovo referendum per arrivare alla “decisione giusta”. I grandi speculatori come Soros faranno vento di tempesta sulla sterlina per dimostrare che chi vuole vivere fuori dalla gabbia è destinato a vita grama. Forse ci sarà anche qualche attentato islamista, perché quelli nei momenti delicati e nei momenti di trame oscure non mancano mai…

Ma intanto oggi il popolo inglese – contro la stessa casta finanziaria-politica – ha dato una lezione di libertà. Ora si tratta di continuare nel processo di liberazione continentale e di costruire la vera Europa: quella dei popoli, della libertà, dei produttori, della storia trimillenaria, della tecnoscienza. L’Europa sovrana con una forma e ovviamente un confine, unita in forma “confederata” da Lisbona a Mosca passando anche per Londra. 

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Alfonso Piscitelli

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