Il caso. Le condizioni stabilite dall’India per il rimpatrio del marò Girone

Salvatore Girone appena sbarcato in Italia
Salvatore Girone appena sbarcato in Italia

Sono sette le condizioni indicate dalla Corte Suprema di Nuova Delhi per il rimpatrio di Salvatore Girone. Prima di partire per l’Italia il marò dovrà depositare una impegnativa scritta nella quale riconosce che rimarrà sotto la giurisdizione della Corte indiana fino alla fine dell’arbitrato internazionale.

I passaggi successivi prevedono la consegna del passaporto alle autorità italiane perché non potrà lasciare il nostro paese se non autorizzato dai magistrati indiani (dovrà chiedere un permesso allo stesso Tribunale di Nuova Delhi); ogni primo mercoledì del mese dovrà andare in un commissariato di polizia per la firma di presenza; l’Italia dovrà inviare attraverso l’ambasciata d’Italia a Nuova Delhi una nota verbale al ministero degli Esteri indiano, ogni tre mesi, al fine di informare la Corte sulla situazione del fuciliere Girone; il marò barese non dovrà direttamente o indirettamente contattare, dare suggerimenti o influenzare nessun teste protagonista del procedimento giudiziario al centro della querelle internazionale. Allo stesso tempo non dovrà tentare di distruggere o inquinare eventuali prove. Ogni eventuale violazione di queste disposizioni comporterà la revoca della libertà provvisoria.

L’ambasciatore d’Italia, infine, dovrà redigere una impegnativa scritta prima della partenza di Girone dall’India, nella quale certifica che il militare deve ritornare a Nuova Delhi entro un mese “da un eventuale decisione o richiesta del Tribunale Arbitrale o da ordini disposti da questa Corte”. (da Il Tempo)

@barbadilloit

Mdf

Mdf su Barbadillo.it

Exit mobile version