Politica. Tosi: “Tra Renzi e Salvini preferisco il premier. In Francia sto con Sarkozy”

Garda-tosi“Se dovessi decidere tra un Renzi senza sinistra preistorica e Matteo Salvini, la scelta sarebbe scontata: Renzi”: il sindaco di Verona Flavio Tosi, leader del partito di ex leghisti veneti Fare!, ha così spiegato in una intervista a “Sette” la serie di voti espressi dai suoi parlamentari in linea con la maggioranza di centrosinistra che sostiene il governo e la svolta moderata dopo aver sostenuto posizioni reazionarie (nelle sue liste sono stati eletti  in Comune ex dirigenti del Veneto Fronte Skinheads). La sua defezione dall’area di centrodestra dimostra come, al di là dei sondaggi che danno l’asse Berlusconi-Salvini in crescita, il potere attrattivo dell’area di governo scompagina l’opposizione, con un numero sempre maggiore di parlamentari e dirigenti territoriali che transitano attraverso formazioni traghetto (come l’Ala di Denis Verdini) verso il renzismo.

Gli attacchi al Carroccio

Tosi, dopo aver rivendicato le scelte in linea con l’autonomia dei leghisti veneti dai lombardi, ha definito il governatore Zaia populista (“Su certi temi ha acquisito la linea salviniana”) e ha ricordato il famoso “Patto del Pirellone”, poi saltato con l’ascesa di Salvini come leader della Lega Nazionale. Ecco la sua ricostruzione, puntellata dall’affermazione di aver commesso “il grande errore di fidarmi di Salvini”.

“Maroni ci convocò e siglammo un accordo: Salvini sarebbe diventato il segretario della Lega e io il candidato del centrodestra alle elezioni nazionali. Non è andata così. E ora la lega ha una linea demagogica s profughi, sicurezza e immigrazione”.

Sulla situazione internazionale (dove già in passato si era espresso per la rimozione del legittimo governo in Siria di Assad) ha aggiunto di sentirsi vicino a Sarkozy (“Il problema italiano è propri che non esiste un Sarkozy”), che negli Usa voterebbe la Clinton e in linea con una visione individualista della sicurezza personale dei cittadini ha ribadito sul caso del pensionato di Vaprio d’Adda che “la sicurezza personale è sacra”.

 L’unico dissenso con Renzi è sulla stepchild adoption

“Se Renzi rinunciasse (a legiferare sull’adozione di un bambino da parte di una coppia omosessuale ndr) conquisterebbe il consenso di una ampia are moderata in parlamento, sterilizzerebbe la sinistra e in pratica salderebbe il Partito della Nazione”, ha argomento Tosi.

Il passato feeling con Fitto: addio al patto del Negramaro

Eppure Tosi qualche mese fa era intenzionato a dare consistenza all’asse non-berlusconiano del centrodestra, dialogando con Giorgia Meloni sulle primarie possibili e  discutendo con Raffaele Fitto dei Conservatori la costituzione di un gruppo unico parlamentare tra Tory italiani e Fare!. Il progetto è tramontato e Tosi guarda al renzismo con la possibilità di rappresentare l’area destrorso della nascente Balena bianca dell’ex sindaco di Firenze.

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