Siria. Aereo russo abbattuto dalla Turchia, Putin: “Pugnalata” Obama: “Diritto a difesa”

siria geoUn aereo militare russo è stato abbattuto dalle forze armate della Turchia, e la situazione internazionale si fa incandescente nello scenario più delicato del mondo. Quello che è accaduto a ridosso dell’area di guerra più insidiosa del pianeta è il segnale di un’escalation politica (e militare) tra due blocchi contrapposti, fautori di interessi evidentemente divergenti. Alle 9.20 ora locale, due caccia turchi hanno colpito e abbattuto un Su-24. Le forze armate leali al presidente Erdogan hanno affermato che l’aereo è stato colpito perchè aveva violato lo spazio aereo nella zona di Yayladag e – soprattutto – perchè aveva ignorato ben dieci avvertimenti spediti in cinque minuti al jet di Mosca. Poi i ribelli siriani hanno abbattuto un elicottero russo che s’era portato nell’area per le ricerche del relitto del Su-24. Il pilota dell’elicottero, secondo fonti russe, è stato ammazzato.

La questione, adesso, si fa serissima. Anche perchè sembra proprio che gli schemi stiano per saltare, la raffazzonata alleanza contro l’Isis scricchiola in nome della Siria che Usa e Turchia vorrebbero “libera” da Assad mentre invece Russia e Iran difendono la posizione baathista.

Le reazioni dei capi di Stato di Usa e Russia sono state divergenti e gravissime, era dai tempi della guerra fredda che Washington e Mosca non si scontravano in maniera tanto pesante.

Vladimir Putin ha accusato Erdogan: “E’ stata una pugnalata alle spalle da parte dei complici del terrorismo  e avrà conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia. E’ un evento che va oltre i limiti dell’ordinaria lotta contro il terrorismo”.

Barack Obama è corso in aiuto all’alleato turco: “La Russia deve spostare l’obiettivo dei suoi interventi per colpire l’Isis e non i ribelli anti-Assad: la pace in Siria va vista attraverso i principi consolidati a Vienna. La Turchia ha il diritto di difendere il proprio territorio”.

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Bruce Grobbelaar

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