La storia raccontata parte dal 16 gennaio 1969, quando lo studente Jan Palach si diede fuoco in Piazza San Venceslao per protestare contro l’occupazione sovietica della Cecoslovacchia. E dopo offre un quadro realista del clima politico del tempo, della ribellione giovanile contro l’oppressione totalitaria e delle campagne di disinformazione orchestrate dal governo filosovietico per sminuire il significato politico dell’auto-immolazione. La trama mette in evidenza il ruolo dell’avvocato Dagnar Buresova (personaggio realmente esistito e attivo al tempo a favore dei dissidenti), che difese la memoria di Jan nel processo contro i suoi calunniatori.
Jan Mojto Ceo della Beta Film che distribuirà l’opera, ha commentato così il progetto: “Burning Bush racconta una vicenda storica che ha a che fare con la brutalità dei totalitarismi e insieme con il coraggio di chi si oppose in nome della rivoluzione. Perché la libertà è la più dura fiamma da estinguere”.
@waldganger2000