Fumetti. “Sotto il sole di mezzanotte” ovvero Corto Maltese l’avventura e il viaggio senza fine

Ottobcoverre ha visto un grande ritorno in libreria ed in fumetteria, uno di quelli che fa davvero notizia nel mondo delle nuvole parlanti. Dopo anni di pesante assenza, passati a ristampare a colori, in bianco e nero e nuovi formati le storie del marinaio più affascinante del mondo, Corto Maltese torna oggi ad incantare migliaia di lettori con un’avventura assolutamente inedita. A completare, poi, quell’aura di stupore che accompagna sempre i ritorni importanti, c’è da aggiungere che, per la prima volta, il maltese non prende vita dai pennelli e dai pensieri di Hugo Pratt, scomparso – ahinoi – dal 1995.

Juan Diaz Canales e Rubén Pellejero hanno osato cogliere – con coraggio ma con altrettanto rispetto – un’eredità pesante, accettando la scommessa di metter mano ad un personaggio che è sempre stato strettamente legato a filo doppio al suo creatore, tanto da non capire spesso dove finisse Pratt ed iniziasse Corto. Perché il bel marinaio, e chi lo conosce questo lo sa bene, è sempre stato un po’ lo specchio ma anche la contraddizione del grande maestro di Malamocco: Corto è un anarchico libertario che, nelle notti veneziane, le suona ai giovanotti della Serenissima (una delle prime squadre fasciste) per non aver voluto gridare “Viva qualcuno”, quando invece Pratt aderì volontario alle fila della RSI; e ancora Corto prende bonariamente in giro la ritualità ed il formalismo di quella Massoneria a cui lo stesso Pratt era affiliato, in un continuo gioco di batti e ribatti tra autore e personaggio dove, con autoironia, si è se stessi ed il proprio contrario.

Pratt e Corto, Corto e Pratt: una sfida “svezzare” il personaggio dalla persona, un tentativo – riuscito? – di concedere nuova vita al marinaio e nuovi sogni ai suoi lettori.

Sotto il sole di mezzanotte

Il volume edito da Rizzoli Lizard si presenta invitante sin da subito: grande formato (28cm x 21cm), cartonato e a colori. Nelle sue 112 pagine Corto Maltese sarà impegnato in un’avventura inedita che, sullo sfondo della corsa all’oro, lo porterà a viaggiare come al solito in lungo e in largo, per amicizia ma anche alla ricerca di un tesoro. A corredo di questa storia a colori, una bella introduzione e, in appendice, un succulento “dietro le quinte di un ritorno”, ossia una rassegna di schizzi e bozzetti che raccontano la genesi di questo “nuovo” Corto Maltese.

Ma è davvero “nuovo”?

« Non cercavamo un un semplice continuatore dei disegni di Pratt, e sono convinto che sarebbe stato un errore, perché l’opera di Pratt è lui che l’ha creata e oggi è conclusa. Tutto quello che viene dopo deve emanare “l’atmosfera Pratt”, ma al tempo stesso anche tentare di aggiungere qualcosa di nuovo al suo universo. Altrimenti la cosa non ha alcun senso » scrive Juan Diaz Canales in appendice. È questa l’ottica corretta con cui affrontare “Sotto il sole di mezzanotte”: senza dubbio non è il Corto Maltese di Pratt (anche se il tratto è abbastanza fedele all’originale) ma ciò che conta è che si respira a pieni polmoni la magia, l’incanto onirico e il desiderio di avventura che sono sempre state le costanti delle avventure del maltese. Forse bisogna solo superare un velato pregiudizio iniziale – il pensiero di Corto non disegnato da Pratt può suonare dissacrante, ammettiamolo – ma riflettendoci, la grandezza di un eroe (o di un antieroe) non sta proprio nel sopravvivere alla morte, diventando così eterno? D’altronde basterebbe pensare ad un altro mostro sacro del fumetto italiano, Tex Willer, per accettare simili passaggi di consegne: dopo l’immenso Galep, infatti, molti altri disegnatori si sono avvicendati nel disegnare e reinventare l’inossidabile ranger ed i risultati sono stati più che eccellenti.

Sarebbe allora bello credere che lo stesso Pratt, facendo bere Corto dal Santo Graal in “Le elvetiche – rosa alchemica” abbia voluto concedere al suo personaggio la possibilità di sopravvivergli. Forse sì, forse no, non lo sapremo mai davvero. Ma, ad ogni modo, l’augurio resta sempre lo stesso: lunga vita a Corto Maltese.

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Giuseppe Contarino

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