Tra i firmatari delle proposte compare il senatore piemontese Alberto Airola, e proprio il Piemonte sarebbe la regione in cui la battaglia per i diritti gay si sarebbe maggiormente saldata al dna del M5s. Lo conferma Marco Scibona, anche lui senatore del Movimento di Grillo: “Il Piemonte ha fatto da traino per tutta Italia su questa tematica – afferma -. Il laboratorio è stato il consiglio regionale, dove avevamo fatto nascere il Progetto Equal, proprio un laboratorio per i diritti”. Sul fatto che l’elettorato, composto anche da elettori di centro-destra, possa non gradire l’introduzione di un’iniziativa assente nel programma elettorale, Scibona è categorico: “Non ci interessano i voti. È una questione di diritti e noi non abbiamo mai detto di essere un partito tradizionale”. Il senatore è anche certo riguardo all’uguaglianza di vedute all’interno del Movimento: ”Non ci sono parti. E’ una cosa condivisa da tutti”.
I tre ddl giocano d’anticipo rispetto alla proposta inserita da Bersani negli otto punti con cui il leader del Pd aveva cercato di costruire un ponte verso i grillini ma Scibona, nonostante ciò, non pare interessato a sapere se i senatori democratici potranno rivelarsi interessati a votare con loro: “Facciano cosa vogliono. Ognuno si prenderà le sue responsabilità – e lo stesso vale per Sel – hanno sempre promesso tanto senza mai realizzare nulla. Questo è il motivo per cui facciamo le cose da soli”. Adesso non resta che aspettare l’opinione di Grillo.
@fedecallas
* da futura.unito.it