La lettera. An, il ritorno di Fini e l’assemblea di ottobre: sarà “rifondazione immobiliare”?

Gianfranco Fini
Gianfranco Fini

Caro Barbadillo,

Il pontificatore Gianfranco Fini ha deciso di occuparsi nuovamente – per quanto nessuno ne avvertisse la necessità – della Destra Italiana. In un recente articolo il liquidatore della Destra Italiana, dopo aver nuovamente delineato i volti di una destra salottiera, delicata, in punta di piedi, attenta al politically correct, ha concluso ricordando a tutti l’importanza dell’appuntamento del 3-4 ottobre della Fondazione Alleanza Nazionale.

Non credo che tutti i tuoi lettori sappiano cosa accadrà e il motivo di cotanta trepidante attesa del nostro solerte pontificatore. L’appuntamento scaturisce da una mozione di c.d. quarantenni che intendono scongelare i beni della destra italiana per fare un nuovo partito di destra, ritenendo insufficiente ed inadeguato Fratelli di Italia – Alleanza Nazionale. Come dire: ripartiamo dai “valori… immobiliari”! 

Rimango ancorato all’idea che la Fondazione Alleanza Nazionale debba rimanere un luogo ove elaborare il pensiero lungo della cultura a supporto della politica, il luogo ove coltivare intelligenze attive che si confrontano con la modernità, che la studiano, che supportino visioni del mondo della destra diffusa. E’ legittimo pensarla diversamente. Meno legittime credo che siano certe spericolate e garibaldine operazioni. Il dato politico però è un altro e segnatamente la tempestiva e concentrica azione dei c.d. quarantenni e di Gianfranco Fini, al punto che legittimamente è possibile dubitare che il vero artefice di questa operazione sia proprio lui.

Se così fosse, al di là della invidiabile coerenza di Gianfranco che terminò la sua carriera sui valori immobiliari e che proprio dai valori immobiliari (della Fondazione) vuole ripartire, è bene precisare che una Destra esiste ed è proprio Fratelli di Italia. E’ insufficiente? Possibile… Si può sempre fare di più.. Cosa manca a Fratelli di Italia? Non lo so. So cosa non manca a Fratelli di Italia: il volto di Gianfranco Fini, vero liquidatore della Destra Italiana.

Raccolte le macerie della destra, uomini e donne di destra, animati solo da passione, orgoglio della propria storia, progetti per la Nazione, si sono incamminati per la grande traversata del deserto ed hanno recuperato quella credibilità polverizzata da Gianfranco Fini. Possibile che non si avverta che l’elettorato di destra vuole rinnovamento e vuole dimenticare i titoli di coda poco decorosi che alcuni regalarono alla destra italiana? Possibile che non si comprenda che Gianfranco Fini non è più spendibile come volto della destra italiana? Davvero ancor qualcuno può credere che con una seduta spiritica, magari in un salotto adorno e riccamente addobbato con i soldi della Fondazione, si possa intercettare nuovamente la destra diffusa? Fratelli di Italia – Alleanza Nazionale ha già intrapreso un percorso di riunificazione delle destre italiane e certamente sa che il percorso è ancora lungo, ma ciò che appare chiaro a tutti è che il volto credibile è quello di Giorgia Meloni e non potrà mai più essere quello di Gianfranco Fini.

La destra diffusa è frammentata, ricca di sfaccettature, portatrice di diverse culture, rappresentata da diversi ceti sociali ed economici, ma su una sola cosa appare un monolite granitico: la necessità di rinnovamento, la necessità di voltare pagina, ma soprattutto l’indisponibilità più assoluta a farsi rappresentare da volti che hanno rappresentato la liquidazione senza gloria della destra italiana. Sono convinto che i c.d. quarantenni (troppi li conosco!) non vogliono contribuire a questa operazione tipo “si scopron le tombe, si levan i morti”… Tanto mi separa dai c.d. quarantenni (sebbene abbia anagraficamente 39 anni con maggior convinzione oggi mi distinguo definendomi trentenne!) ma non voglio arrendermi all’idea che vogliano dare vita alla evocazioni spiritica di cui sopra. Fughino, dunque, ogni dubbio: per loro, per noi, per la destra italiana.

*componente esecutivo nazionale Fratelli d’Italia

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Andrea Delmastro*

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