Parlando di immigrazione, Ban Ki-moon si è detto “inorridito dall’azione senza scrupoli dei trafficanti che sfruttano i migranti e li abbandonano, gettandoli in mare” e si è poi rivolto alla comunità internazionale “per un maggiore coinvolgimento”.
Argomento di strettissima attualità il terrorismo: “e gli jihadisti verranno ritenuti responsabili di fronte all’umanità per quanto hanno fatto. Stiamo lavorando per la preparazione dell’Assemblea generale e per definire un piano di azione. Inviterò leader religiosi e di governo di tutto il mondo a parlare di questo. È però fondamentale per l’Onu continuare a fornire una assistenza umanitaria. Sono molte le aree dove l’Onu e le agenzie umanitarie non possono avere accesso perché sono sotto il controllo di gruppi armati estremisti”.
Questione marò
Nei giorni precedenti durante la sua visita a Roma, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni aveva parlato al segretario generale dell’Onu della questione dei Marò, da oltre tre anni in India.
“È meglio che la questione venga affrontata bilateralmente piuttosto che con il coinvolgimento delle Nazioni Unite”, ha confermato la sua posizione Ban Ki-moon ai giornalisti che a Torino gli hanno nuovamente fatto presente questa problematica così importante per l’Italia.
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