La provocazione. L’Isis distrugge i reperti del passato. Noi solo il passato

isis-is-now-directly-threatening-to-attack-american-and-european-targetsOggi piangete tutti come i criceti perché i beduini del deserto hanno tirato giù statue di culture millenarie. Quando si tratta di spazzare via migliaia di secoli di tradizioni del vostro popolo, però, siete i primi a premere il detonatore del servizio demolizioni. E che aveva ragione Nietzsche, come sempre. A voi piace la storia antiquaria che non serve a nulla. Il feticcio per masturbarvi la sera, da rinchiudere in un museo per isolarlo, decontestualizzarlo, renderlo inoffensivo. Questo perché in realtà il portato culturale del reperto vi spaventa. Che tra pietre levigate, pigmenti e stoffe si annidino volontà di potenza, ineguaglianza, Fede, Tradizione, radici, vi mandano ai matti. Per voi il museo è un braccio della morte. Non serve a difendere il ricordo del passato ma a difendere voi dal passato. Di quello che il simbolo rappresenta avete paura e, segretamente, fare come i beduini profanatori rimane il vostro sogno più grande. Entrare nel braccio della morte museale e portare a termine una condanna contro chi vi ha preceduto, con picconi e martelli pneumatici, non vi atterrisce. Vi eccita.

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Federico Callegaro

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