Ladylike. Ebbene sì, in questo Paese non privo di problemi, tra case occupate e scontri sociali, ci salveranno loro: le signore della generazione #Renzie, le ladylike, appunto.
Alessandra Moretti, per amici e follower solo Ale, ha rilasciato un’intervista a Corrieretv in cui ci spiega il nuovo trend in politica, “lo stile femminile, la voglia di essere sempre a posto”. E figuriamoci se, da donne, non apprezziamo altre donne che riescono ad imporsi (anche) per la loro avvenenza, condita, poi, da quella dolce e sensuale cadenza veneta. Il punto non è questo. Ad ogni donna, se è femmina, piace il bel vestito, la borsa alla moda, la scarpa col tacco con, magari, la suola rossa. E la tinta, le mechès e la messa in piega. La ceretta ci piace un po’ meno, ecco, ma è una di quelle cose che rientrano tra quelle che fin da ragazzina vanno sotto il capitolo “se bella vuoi apparire, un po’ devi soffrire”. Non è questo, no.
E’ il tipo di donna stile MorettiBoschi che fa innervosire le donne, non le rende fiere. Ale, così come Maria Elena (Marianna, meno), è il tipico esempio di donna sgomitante, di quello sgomitare fatto tutto di occhioni da sbattere e gambe accavallate e capelli sapientemente mossi da mano fintamente stanca. E da vocina stridula, tipica di quelle donne lì, qualcuno potrebbe definirle gattemorte, ma certo non lo faremo noi, no.
Ale (quel tipo di donna lì) è la collega che fa gli occhi dolci al direttore o al datore di lavoro e prende le ferie quando vuole, basta sbattere un po’ gli occhioni. Ale (quel tipo di donna lì) è quella che ha perlopiù amici maschi e se l’amicizia è al femminile o è scelta somigliante o è respingente (perché alle donne come Ale non piace comunque avere qualcuna intorno che possa intralciare la strada).
La ladylike Moretti, appena sbarcata a Roma dalla provincia, si è messa subito col giornalista-presentatore piacione (ah, la gaffe con Travaglio, a Otto e mezzo! Alla vista di una foto che la ritraeva con Giletti, è riuscita a chiamare Massimo il Travaglio stupito. Colpa dell’amore che fa battere forte il cuore anche a una ladylike. Che, giusto per non smentirsi, quella sera da Lilli Gruber, portava una lucida camicetta di seta color pervinca in pendant coi suoi begli occhi blu. Brava Ale!)
Moretti ha deciso di andare una volta a settimana dall’estetista e, qui, l’invidia femminile scatta a mille: avercelo il tempo, e non solo quello, per permettersi la sessione settimanale dall’estetista! Ma noi non facciamo politica, facciamo altro, ahimè.
L’ex portavoce di Pierluigi Bersani per le primarie (contro Renzi) non ha potuto dire di no a Matteo #Renzie – Matteo mi chiamò e mi disse “Guarda Ale.. tu sei la persona giusta.. per la prima volta il Veneto è scalabile da parte del Pd…. – perché in politica, come spesso anche nella vita, la riconoscenza latita e l’opportunismo ha il sopravvento. E, d’altronde, bisogna esser brave a sgomitare sempre dove tira più forte il vento, e in questo, Moretti e Boschi, la sanno lunga.
Moretti dice di essere “con le donne a prescindere”, però, insomma, la Minetti era inadeguata al ruolo, poverina. Ma non è colpa sua, ma di chi l’ha messa lì (peccato non ricordare, a memoria, prese di posizione senonoraquandiste o ladylike a favore di donne di destra prese di mira da “colleghi” o organi di stampa).
Moretti è bravissima a cucinare, ovviamente, ed è anche “una bravissima cantante” (peccato solo per la cultura musicale un po’ traballante, confondere Mino Reitano con Rino Gaetano non è da tutti. Molto ladylike, però). E a chi le attaccherà, loro, le ladylike, risponde che saranno “ancora più belle, più eleganti, più curate, più pronte, più tenaci e più coraggiose”. Ecco, basterebbe solo più preparate, visto il ruolo che molte di loro ricoprono. Per il resto, va già abbondantemente bene così, my lady. Perché non siamo d’accordo con ciò che ha scritto ieri, su Il Giornale, Annamaria Bernardini De Pace: se è vero che lo stile di una donna è l’immagine della sua mente, non è altrettanto vero che lo stile di una donna politica è l’immagine del suo saper fare. Ci sono molte donne, in politica, purtroppo sfornite di buon gusto ed eleganza ma coriacee, combattive e preparate. E stendiamo un velo sul riferimento di Ale Moretti a “peli e capelli bianchi”, nemmeno il più maschilista degli uomini sarebbe arrivato a dire tanto in pubblico. Ha ragione Nazzareno Carusi, questo è solo un #governodipierre, nulla più di questo.
Ecco a voi Alessandra Moretti: candidata per il Partito Democratico alla presidenza della Regione Veneto. Partito Democratico, cioè sinistra, cioè tutto quello che non rappresenta una donna come la Moretti. Veneto scalabile? Lo vedremo. Il Veneto #cambiagenere? Se deve passare a questo genere qui, beh, da donna dico no. #Alè #Miaooo…