• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
domenica 5 Febbraio 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Politica

Il ricordo. La “Proposta” di Mennitti e la sfida (vinta) dell’elaborazione del pensiero politico

by Mario Bozzi Sentieri
7 Aprile 2014
in Politica
0

domenico mennittiRicordare  Domenico (Mimmo) Mennitti, a cui è stato tributato, da destra a sinistra, un sincero, trasversale riconoscimento, vuole dire non solo metterne in evidenza la figura di politico appassionato e di amministratore rigoroso. A Mennitti va anche riconosciuta  la capacità di pensare, culturalmente e politicamente, al di là delle vecchie schematizzazioni, delle facili appartenenze.

Figlio della generazione missina nata a cavallo del secondo conflitto mondiale ed affacciatasi all’impegno politico e culturale vent’anni dopo la fine del fascismo, Mennitti ha dimostrato sul campo quanto fossero superate le vecchie categorie del nostalgismo, a cui le strumentalità della sinistra e la senilità di un certo mondo volevano rinchiudere la destra italiana.

Esemplare, in questa prospettiva, l’esperienza della rivista “Proposta”, voluta e diretta, a partire dal 1986, dallo stesso Mennitti, quale strumento essenziale di elaborazione politica e culturale per una destra missina non più solo protestataria,né tantomeno “nostalgica”, ma capace di misurarsi con una realtà in grande trasformazione.

Come ebbe a scrivere lo stesso Mennitti, presentando il primo numero della rivista  “…noi ci proponiamo di continuare il cammino di una comunità umana e politica che non ha bisogno di ‘ripensare’, ma semplicemente di pensare, di costruire cioè il suo progetto in un rapporto vivo ed attuale con la società italiana, della quale sa di essere parte attiva e determinante”. Di fronte a possibili nuovi scenari, “Proposta” intendeva svolgere un ruolo attivo, assecondando il processo di modernizzazione, battendosi “contro l’ingessatura imposta al sistema produttivo dalle contraddizioni sindacali perché ciò contrasta con l’obiettivo del suo sviluppo, ‘difendendo’ l’occupazione come dato globale, aperto ad una strategia di mobilità”.

La critica è contro un risanamento dei gruppi privati che poggia sull’indebitamento pubblico, mentre – scrive Mennitti – “allarma il rilievo che il ritorno al profitto coincide con l’abbassamento degli indici della produzione e dell’occupazione”. II ruolo della destra, in questo contesto, è di dimostrarsi capace di essere “elemento essenziale di qualsiasi scenario futuro”.

Su questa linea “Proposta” (alla cui redazione parteciparono molti  dei più bei nomi della giovane destra culturale di quegli anni, tra gli altri  Adolfo Urso, Gianni Rossi, Pietrangelo Buttafuoco, Mauro Mazza, Marzio Tremaglia)   sollecitava, attraverso interviste, il confronto con esponenti di altre aree politiche e culturali, in grado non solo di fare emergere una sorta di “trasversalità” del progetto riformatore , ma anche di porre la parola fine alla fase della ghettizzazione missina, spaziando sui temi delle riforme istituzionali, del risanamento pubblico, dei “nuovi soggetti sociali” (“ovunque nel mondo è la destra a gestire con più efficacia il nuovo processo di modernizzazione”), delle “grandi infrastrutture nazionali”, della rivoluzione informatica, della professionalità e delle politiche sociali, delle relazioni industriali, ponendo sempre come centrale la questione della reale modernizzazione del Paese.

Questa esigenza di fondo veniva coniugata con il dibattito, tutto interno al Msi-Dn, sul ruolo della destra, sul recupero delle sue radici culturali e politiche (con ampi inserti dedicati ai padri del Msi: Tripodi, Romualdi, Gray, Niccolai, Di Crollalanza), sulla necessità di coniugare identità spirituale e contingenze politiche.

La rivista diventò perciò una sorta di laboratorio politico, impegnata, anche attraverso convegni e tavole rotonde, a ricercare – scriveva Mennitti, al margine del Convegno “Idee e traguardi per l’Italia degli Anni ’90, organizzato il 29 e 30 novembre 1986, e del quale “Proposta”  pubblicò molti interventi sul N. 6, novembre-dicembre 1986 – “un momento di sintesi, individuando gli interessi fondamentali, depurandoli delle scorie polemiche prive di essenzialità”, al fine di  “ridisegnare l’Italia come ‘nuovo sistema”, nel quale il ruolo della destra politica non può essere eternamente marginale, di opposizione, avendo ben chiaro – notava Mennitti – che “il Msi non fu fondato nel segno della sconfitta, ma del riscatto nazionale, riconoscendo alle sue idee potenzialità evolutive, modernità di contenuti, capacità di proiezione nella società in trasformazione”.

L’idea che emerge dal documento “Proposta Italia”, elaborato in vista del XV Congresso del Msi- Dn, è di un partito che supera finalmente l’isolamento politico, nel quale si è adagiato, per “creare un nuovo polo di aggregazione di forze e di consensi” (in grado di sconfiggere”il progetto demitiano di trasferire il potere reale dai centri operativi politici ai grandi potentati economici” e quello craxiano “di costruire una nuova centralità, appropriandosi della collocazione tradizionalmente occupata dalla Dc”), ritrovando “un’idea dell’Italia”, ed insieme indicando “non solo una via di risanamento e di rinascita ma anche una possibile e credibile alternativa a chi ha gestito finora il potere traendo la sua legittimazione non tanto dal voto degli italiani quanto dall’investitura straniera”.

Rigore e passione, sforzo di elaborare un pensiero “lungo” e radicamento culturale: ecco il senso della “Proposta” mennittiana in grado, dopo tanti anni e – riconosciamolo – molti errori, di riconsegnarci un’idea alta di politica e di cultura, della quale avere grande rispetto ed un briciolo di nostalgia.

(I funerali di Mimmo Mennitti si svolgeranno oggi alle 15,30 nella cattedrale di Brindisi)

@barbadilloit

 

Mario Bozzi Sentieri

Mario Bozzi Sentieri

Mario Bozzi Sentieri su Barbadillo.it

Related Posts

A Fiume, Italia. Accompagnati da stelle danzanti. Per non dimenticare

Foibe/10Febbraio. La commissione Cultura della Camera approva la mozione per “il Treno del Ricordo”

1 Febbraio 2023
Fratelli d’Italia candida in Lombardia il filosofo Stefano Zecchi

Fratelli d’Italia candida in Lombardia il filosofo Stefano Zecchi

1 Febbraio 2023

Marsiglia (FederPetroli): “Bolette giù se governo procede su road map energetica”

L’arresto di Messina Denaro e la battaglia della Generazione Borsellino contro le mafie

Biondi (sindaco l’Aquila): “Il Msi? Partito espressione della sovranità popolare”

Meloni: “Un errore dipendere dalla Russia per il gas e dagli Usa per la Difesa”

Buttafuoco: “Nella cultura italiana regna l’ansia del conformismo”

Governo. Giorgetti stoppa il Mes: “Istituzione in crisi e impopolare”

Lombardia. Max Bastoni lascia la Lega e aderisce al “Comitato Nord”

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il caso. L’errore di restituire i marmi dei Musei Vaticani alla Grecia

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Fenomeno Cognetti, le otto montagne in ciascuno di noi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

“No time to die”: la debolezza di Bond al tempo della cancel culture

Segnalibro. James Bond ha 60 anni (ma non li dimostra affatto)

5 Febbraio 2023
“Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea

“Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea

4 Febbraio 2023
Respirare l’Appennino dei patres

Respirare l’Appennino dei patres

3 Febbraio 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Il punto (di M.Veneziani). Le ragioni dell’anticonformismo (anche) al tempo del governo Meloni
  • Guidobono su Il punto (di M.Veneziani). Le ragioni dell’anticonformismo (anche) al tempo del governo Meloni
  • Giulio De Gregorio su “Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea
  • paolo su Respirare l’Appennino dei patres
  • paolo su “Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea
  • Guidobono su Focus. Il Piano Mattei e l’orizzonte mediterraneo del governo Meloni
  • Luca su “Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più