Un attacco da sinistra contro Renzi e lo staff del sindaco fiorentino divenuto repentinamente compagine di governo. Lucia Annunziata, direttore dell’Huffington Post Italia in una intervista al Corsera ha tracciato questo quadro del nuovo corso a Palazzo Chigi: “Sono saliti su un treno in corsa senza sapere dove andare e si sono ritrovati a Palazzo Chigi. Non hanno esperienza del potere, della stampa, della satira…”. E nella critica serrata, l’ex presidente della Rai – autodefinitasi una supporter di Renzi della prima ora – ha ripreso anche argomenti berlusconiani (“Berlusconi diceva “a sinistra non hanno mai lavorato” e nel caso di Renzi è vero”).
La Annunziata ha raccontato la storia surreale delle proteste del ministro Maria Elena Boschi per un articolo pubblicato sul quotidiano on line che dirige (“Lei mi ha chiamato, voleva che togliessimo il pezzo dal sito e io le ho spiegato che non funziona così. Le ho detto che avremmo pubblicato la smentita. Ma il ministro, sempre molto cortese nei toni, insisteva nel dire che dovevamo togliere l’articolo. Io le ho risposto che avevamo agito secondo le regole e che non l’avremmo tolto”). E poi si è soffermata sui deludenti primi passi dell’esecutivo Renzi: “Questo episodio è il primo grande inciampo, rivela che non sanno le regole del gioco nel senso più alto. Hanno in mano un potere che non conoscono e le pressioni della Boschi sono una prova di debolezza. A Palazzo Chigi c’è un gruppo dirigente che non ha preso le misure al potere”. Insomma se non “dilettanti allo sbaraglio”, poco ci manca.
Per l’Annunziata il peccato originale di Renzi è esser diventato premier senza legittimazione popolare. E gli contesta di aver portato al governo i suoi fedelissimi, senza nessuna competenza governativa: “In tre sono passati da aiutanti del sindaco a sottosegretari, mentre D’Alema quando si portò lo staff a Palazzo Chigi lo chiamò staff, non diede ai “lothar” il titolo di sottosegretari”.
Infine la conclusione con un richiamo al Cavaliere. “Ci sono ministri, come la Boschi, che non hanno mai lavorato. Il problema non è l’età, la competenza, o il fatto che sia donna, è che questo gruppo politico è arrivato lì senza essere stato votato. Berlusconi diceva “a sinistra non hanno mai lavorato” e nel caso di Renzi è vero, il nostro premier non ha mai fatto un minuto di lavoro”.