Scozia libera. Lo 007 Sean Connery per l’indipendenza: “Occasione unica”

Da Wkipedia
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Con il suo kilt ha calcato i tappeti rossi in giro per il mondo e oggi Sean Connery dà il suo definitivo endorsement all’indipendentismo scozzese. Intervistato dal Sun on Sunday,  giornale molto british e tanto unionista, lo 007 più famoso del mondo ha definito l’opportunità più che unica: “Come scozzese che ama la Scozia – ha detto – credo che questa sia un’occasione troppo buona per essere persa”. Il giorno della verità scatta il 18 settembre di quest’anno, quando i 5 milioni di caledoniani saranno chiamati alle urne per scegliere il loro futuro. Connery tifa per il “sì” perché “non esiste atto più creativo di questo” e perché un voto favorevole “catturerebbe l’attenzione del mondo”. Secondo l’attore nato ad Edimburgo, con l’indipendenza la Scozia avvicinerebbe investitori e turisti fino ad ora accecati e sedotti da Londra, riuscendo a portare al di là del confine risorse fino ad oggi solo sognate.

Non è la prima volta che Sean Connery indossa i panni dell’indomito indipendentista. Nel Novecento è stato considerato il volto noto dell’indipendentismo tartan e lui non ha mai cercato di dissuadere gli osservatori a proposito della sua vicinanza allo Scottish National Party. Nel 1999, durante la campagna elettorale per le prime elezioni del Parlamento di Edimburgo, un Connery commosso tenne un discorso indimenticabile per tutti gli appassionati nazionalisti scozzesi. All’epoca sottolineò la necessità di “ascoltare tutte le voci” che sarebbero state adeguatamente rappresentate in un Parlamento che era (ed è) allo stesso tempo locale e nazionale. “Se voi mi chiedete chi vincerà queste elezioni – disse – la mia risposta sarà: la Scozia!”.

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Oggi come allora, Connery è dalla stessa parte. L’83enne, negli ultimi anni defilatosi dalla scena politica, è ritornato a parlare di Scozia libera dalle colonne di un giornale popolare e fortemente legato a Londra non a caso: proprio in questa settimana, un sondaggio del The Guardian ha dimostrato come gallesi e inglesi siano terrorizzati dalla secessione scozzese se è vero che ben 6 su dieci ritengono che la Scozia debba rimanere legata al Regno Unito. Per fortuna di Connery e degli scozzesi, però, non saranno loro a votare: come ha detto 007, il futuro è in mano “a chi vive e lavora in Scozia e questa è la sola cosa giusta”. E allora ecco che il definitivo sì rientra in una spietata operazione di marketing politico che il comitato per il Yes Vote farà partire questo mese: nel giro di poche settimana, infatti, i 2,5 milioni di sterline spesi per manifesti e gadget si faranno vedere anche nelle sterminate praterie delle Highlands.

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Michele Chicco

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