L’intento del primo cittadino è di far conoscere l’orrore della guerra urbi et orbi ma quelle lettere, ben 333, sono un documento storico intriso di dignità militare e patriottismo. La petizione all’Unesco è stata chiamata “Lettere da Chiran”.
Nel museo situato in una delle ex basi da cui decollavano i piloti della “squadra speciale di attacco”, sono raccolti circa 14 mila reperti, tra disegni, poesie e messaggi d’addio, comprese le foto di 1.036 dei 4 mila piloti che partirono per missioni suicide nei mesi finali della guerra nel Pacifico.
Il Corriere della Sera scrive che “il museo Chiran è visitato da circa 700 mila persone ogni anno”: il patriottismo, che non può essere inteso solo in chiave belligerante o retorica, si declina anche così, andando rendere omaggio a chi, con una scelta estrema, ha lottato per la libertà del proprio popolo.
Ecco la lettera del Sottufficiale Isao Matsuo del 701° gruppo aereo
“Cari genitori,
congratulatevi con me, perché mi è stata offerta una splendida opportunità per morire.
Questo è il mio ultimo giorno di vita. La sorte della nostra Patria è affidata tutta alla battaglia decisiva che ci attende sui mari del sud,in cui io cadrò come cade un fiore da uno smagliante ciliegio.
Sarò uno scudo per Sua Maestà e così morirò, semplicemente, assieme al capo della squadriglia e agli altri amici. Vorrei essere nato sette volte,ogni volta per sconfiggere il nemico.
Con quale gratitudine accetto questa possibilità che mi è data di morire da uomo! Vi sono profondamente riconoscente per avermi allevato con tanto amore e con tanta cura. E non solo a voi sono grato, ma anche al mio caposquadra e ai miei ufficiali superiori, che mi hanno trattato come un figlio e mi hanno addestrato con la massima cura.
Grazie, cari genitori, per i 23 anni durante i quali mi avete seguito con il vostro amore e i vostri consigli. Spero che l’azione che sto per compiere vi ripaghi almeno in piccola parte di tutto quanto avete fatto per me. Il mio ultimo e unico desiderio è che voi pensiate di me tutto il bene possibile e sappiate che il vostro Isao è morto per la Patria.
Tornerò in spirito ad assistervi durante le vostre visite al Tempio di Yasukuni. Abbiate cura di voi. Grande è la gloria dell’Unità Giretsu del Corpo Speciale di Attacco, che sferrerà l’assalto contro il nemico coi suoi bombardieri Suisei. Forse avrete la ventura di vederci in qualche cinegiornale: sono infatti venuti qui degli operatori a filmarci. Siamo 16 guerrieri alla guida dei bombardieri. Possa la nostra morte essere repentina e limpida come un cristallo che va in frantumi.
Scritto a Manila, alla vigilia dell’attacco.
Isao
Sfrecciando nel cielo dei mari del Sud, è bello morire come scudi di Sua Maestà. I fiori di ciliegio risplendono quando si schiudono e cadono”.