Fi. La strategia del Cavaliere per vincere le elezioni? Usare la catena di Sant’Antonio

media berlusconiOgni giorni di più si capisce che Forza Italia ha in mente Silvio Berlusconi e come intende vincere alle prossime elezioni. Se ai vertici – con l’indicazione di Giovanni Toti – sembra voler riproporre il “modello ‘94”, ossia il partito di Mediaset (ai tempi era Publitalia), alla base l’idea del Cavaliere è quella di rendere i club “Forza Silvio” i corpi scelti per difendere il voto e “evangelizzare” grillini e delusi di centrodestra. Il metodo? Niente sondaggi né manifesti giganti o spot: sarà invece uno dei più antichi di sempre. Ma andiamo con ordine.

Il tutto è spiegato chiaramente in una lettera a tutti i Club della quale l’Adnkronos ha anticipato alcuni dettagli. «La nostra strategia è semplice e precisa – scrive Berlusconi – Ogni club dovrà interessarsi di cinque sezioni elettorali. Per prima cosa occorre individuare uno o due “difensori del voto”, per ogni sezione. Devono essere delle persone di buon livello culturale e di notevole capacità dialettica, in grado di contrastare durante gli scrutini dei voti le tecniche di brogli nei quali la sinistra ha un’antica professionalità».

Per conquistare i delusi? Qui scatta il secondo impegno. Il Cavaliere chiede di «individuare le propensioni politiche degli elettori delle cinque sezioni» e, visto che la media per sezione è di 752 elettori, «si devono richiedere ai Comuni gli elenchi di tutti gli elettori di ogni sezione». L’ex premier assicura che «sarà facile farlo, basterà utilizzare i metodi semplici della “catena di Sant’Antonio”: un amico indica la preferenza politica di un suo amico, che poi a sua volta indica quella di un altro amico e di un suo conoscente e così via…». Gli esperimenti effettuati, assicura Berlusconi, dicono che «due-tre persone in due-tre giorni riescono ad individuare la posizione politica di quasi tutti gli elettori della sezione». Sarà, quindi, possibile iniziare i contatti dei «nostri “missionari della libertà” presso gli elettori che risultano appartenere alla fascia del 40% del non voto e quelli (20%) che appartengono ai movimenti di  protesta e dell’anti politica». Il leader di Forza Italia ribadisce poi che presto ci sarà l’Università digitale, che provvederà via web alla formazione dei “difensori del voto” e dei “missionari della libertà”.


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