A quanto pare, però, non è d’accordo nemmeno nel merito. Per il deputato romano lo stesso profilo di An è da smitizzare: «An è stata anche molte cose brutte di cui nessuno ha nostalgia. I colonnelli, l’assenza di partecipazione, il black out sulla discussione della linea politica, l’uccisione della meritocrazia, il correntismo, il trasformismo». Da parte sua Rampelli rilancia l’offerta che Giorgia Meloni ha ribadito nell’ultima assise del movimento: «Siamo pronti a dare seguito al lavoro dell’Officina mettendo anche graficamente a disposizione la mezzaluna bianca del suo simbolo per scrivere una definizione nella quale si ritrovino tutti coloro che hanno lavorato con noi in questi mesi, senza esclusioni».
Infine arriva anche una risposta dura alla domanda su che cosa farà Fdi nel caso l’assemblea dovesse votare la mozione per il ritorno ad An: «Vorrà dire che noi andremo comunque avanti per la nostra strada. Ma mi risulta che esponenti come Gasparri, Matteoli e molti altri non abbiano questo obiettivo e rivendichino, da Forza Italia, l’eredità politica di An esattamente come facciamo noi di Fratelli d’Italia e come fanno Scopelliti e Giorgetti dall’interno di Ncd. Non credo si possa riunire quel mondo senza una volontà politica diffusa. Farlo per editto sarebbe solo uno strappo. O un espediente per riciclarsi».