Point de Vue.  La vittima vale più dell’eroe? La versione del saggista Pascal Bruckner

Lo studioso francese coglie il paradosso e il lusso del politicamente corretto mentre si va in  guerra

Pascal Bruckner

La dignità è fra le cose ammirevoli delle precedenti generazioni. Esse avevano l’arte, da noi smarrita, di non lamentarsi, fieri di spazzare via stoicamente le loro sofferenze. Eppure avevano avuto vite più dure, meno amorevoli e più esposte delle nostre agli sconvolgimenti della Storia. Ecco il paradosso: a forza di essere protetti, siamo più sensibili dei nostri avi a sconforto e avversità.

In Je souffre, donc je suis, Pascal Bruckner* coglie l’avvento contemporaneo della vittima e si domanda se non si sia sviluppata la stupefacente sindrome della principessa sul pisello. Ricordate il fiaba? Una ragazza così sensibile al dolore che un solo pisello, sotto una decina di materassi, le impedisce di dormire la notte. Da filosofo e da equilibrista, Pascal Bruckner coglie la nuova intolleranza delle società dette sviluppate e non esita ad affrontare un bastione del politicamente corretto.
Adelaïde de Clermont- Tonnerre e il romanzo Le derniers des no^tres (Editions Grasset)

Partendo da un’osservazione apparentemente anodina, Bruckner sviluppa un’analisi appassionante. Nota infatti che, nel 2016, il presidente francese Hollande crea la medaglia nazionale di riconoscenza alle vittime del terrorismo. Lodevole intento, ma stupisce che, nell’ordine protocollare, la nuova medaglia venga prima di quella della Resistenza e della croce di guerra.

Nella nuova gerarchia dei valori, la sfortunata vittima precede dunque il soldato volontario pronto a dar la vita per i compatrioti. Lo sfortunato è ormai più eroico del valoroso.
Possiamo permetterci questo lusso, quando la guerra è tornata nel nostro continente, quando la minaccia cresce ovunque nel mondo? Sapremo raddrizzare la testa, ritrovare la tenacia, la capacità di resistenza e, nel caso, batterci?
Con le abituali chiaroveggenza ed erudizione, il filosofo non teme le parole e ci spinge a interrogarci, a distogliere lo sguardo dal passato per rivolgerlo all’avvenire, riprendendo in mano il nostro destino.
*Pascal Bruckner, Je Souffre, donc je suis. Portrait de la victime en héros, Grasset, pp. 320, euro 22
Point de Vue, n. 3947

Adélaïde de Clermont-Tonnerre

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