Parole di Alda Merini, fiuto di Nicola Crocetti Milano, 1987: poesia e editoria si incontrano

Il film di Roberto Faenza con Luisa Morante è stato trasmesso il 19 marzo su Rai1

La Merini con Crocetti credit Giovannetti/Effigie

Il 19 marzo è andato in onda il film-tv di Rai1 Folle d’amore – Alda Merini di Roberto Faenza.

Folle: aggettivo che talora accompagna il sostantivo amore. Ma in Alda Merini (1931-2009) la follia precede l’amore: già nel 1947 è ricoverata. Ne parla l’editore Nicola Crocetti.
Lei pubblica la Merini quando è nota più in psichiatria che in editoria…
“Infatti. Leggevo le sue poesie. Le scrivo all’indirizzo di Milano, proponendole di pubblicare un libro. In quel periodo, però, lei è a Taranto,  ha sposato un ginecologo-poeta, Michele Pierri”.
Così la sua lettera rimane chiusa...
“… Finché i figli di Pierri si accorgono che la signora è problematica e la mettono su un treno per Milano. Così lei trova la mia lettera. E finalmente la incontro”.
Prosegua.
“Alda viene ogni sera al Giornale, dove lavoro. Pubblico una sua antologia con prefazione di Giovanni Raboni, che la definisce ‘il più bel libro di poesia degli ultimi quarant’anni’. È  il nuovo inizio. Molti si accorgono di lei”.
Dalla sregolatezza al genio.
“Che Alda sia stata in manicomio per dieci anni fa gola a Maurizio Costanzo, che la invita più volte al suo spettacolo, dove Alda si destreggia da attrice consumata”.
Un esempio.
“Una sera, finito lo spettacolo, Alda mi telefona: ‘Hai visto come sono stata brava? Li ho fatti piangere tutti!'”.
Il Giornale prima maniera è un quotidiano “alto”. Non quello seconda maniera. E lei, dottor Crocetti, inventa la sua casa editrice…
“… E un mensile, Poesia, distribuito nelle edicole, allora dieci volte più numerose di oggi. Dopo tre anni, la tiratura è di 50.000 copie, poi si assesta a 20.000 per oltre un ventennio. Fenomeno senza precedenti in Europa”.
Perché l’ha fatto?
“Perché, più del giornalismo, la poesia è la mia vocazione”.
Veniamo a Dimmi un verso anima mia…
“… ‘Antologia della poesia universale’, questo il sottotitolo”.
Di che epoca?
“Dai Veda indiani alle nuove generazioni. L’ho curata con un altro giornalista-poeta, Davide Brullo”.
1250 pagine… Lo tengo in tasca del Montgomery: mi salverebbe, se mi sparassero!
“Nei western la Bibbia nella tasca interna delle giacca salva il reverendo pastore dalle pallottole”.
Un ricordo ci unisce: nel 1987, quando Alda – con vari sacchetti – sale in redazione de Il Giornale.
“Rammento i colleghi che passano, incerti su chi di noi tre sia più alienato… Ma mi lasci dire ancora qualcosa di Dimmi un verso anima mia. Vi ho  distillato una vita di letture: i maggiori poeti di tutti i tempi e tutti i Paesi”.
Crocetti editore apprezza Crocetti erudito?
“Sì, nonostante mole e prezzo, il libro si vende bene. C’è ancora fame di poesia”.
*Nicola Crocetti e Davide Brullo (a cura di), Dimmi un verso anima mia, pp. 1250, Crocetti, euro 50 

Eric Cantona

Eric Cantona su Barbadillo.it

Exit mobile version