Segnalibro. Pesare le anime prima di decidere il destino dei defunti

Le edizioni all'insegna del Veltro pubblicano "Psychostasia" di Claudio Mutti. Un imperdibile libro di studi tradizionali

Talignano, pieve cistercense

Psychostasia di Claudio Mutti

A Talignano, un paese a pochi chilometri da Parma, a due passi dal parco naturale dei Boschi di Carrega, c’è un altorilievo su una lunetta di una pieve romanica cistercense dedicata a San Biagio. Rappresenta la pesatura delle anime degli uomini dopo la morte. E’ una rappresentazione che risale al XII secolo. La leggenda afferma che le qualità del defunto espresse in vita, fanno pendere la bilancia dalla parte di San Michele mentre il demonio, che è dall’altra parte, a sinistra, resta senza nulla, e non può prendere l’anima.

La Psychostasia, cioè la pesa delle anime, è un tema presente non solo in Italia ma anche nelle tradizoni popolari del resto del mondo. La versione più famosa è forse quella presente nell’Iliade dove Giove sistema nei piatti della bilancia le sorti di Achille e di Memnone prima che i due si scontrassero in duello. Il primo a usare il termine Psychostasia è stato Eschilo in una sua tragedia andata perduta. L’espressione è stata assunta comunemente come “pesa delle anime” da egittologi, studiosi, archeologi, storici dell’arte. Intanto la più antica attestazione di Psychostasia nella cultura greca è in due scene dell’Iliade: nella prima Giove pesa le sorti degli Achei che devono scontrarsi contro i Troiani; nella seconda scena è quella in cui la bilancia di Giove, dopo la triplice fuga di Ettore intorno alle mura della città assediata, con i pesi contrapposti, stabilisce la morte per il condottiero troiano. La figura della bilancia c’è in altre parti dell’Iliade e anche nell’Eneide ricorre la pesatura delle anime poco prima di un duello. La psychostasia fa parte del retaggio mitico miceneo e varie testimonianze archeologiche lo hanno provato.

Ora le edizioni all’Insegna del Veltro hanno dato alle stampe l’opera di Claudio Mutti Psychostasia. Una raccolta di saggi di grande interesse, alcuni inediti, altri già pubblicati su riviste, fra cui “Vie della Tradizione”. Il primo saggio dà il titolo alla raccolta che mantiene un’impostazione omogenea sia per argomenti che per impostazione. Gli altri saggi affrontano il tema del monoteismo, la moneta e il suo valore sacro che un tempo aveva.

Il saggio Sacer Ignis affronta la diffusione delle pestilenze nell’antichità sostenendo che “l’epidemia è un demone”con un richiamo alla demoniaca “regina dell’Occidente” figura mitica della Cina. In un altro saggio Mutti, con la sua prosa chiara, affronta la teoria di Carl Schmitt secondo cui “i concetti più pregnanti della moderna dottrina dello Stato sono concetti teologici secolarizzati” e quindi sostiene che la geopolitica non sia altro che l’affermazione di concetti laicizzati di assunti teologici che rimandavano alla “geografia sacra”. Seguono un altro saggio sul caos e uno su Virgilio e la sua opera. Un libro di studi tradizionali da non perdere.

*Claudio Mutti, Psychostasia (Edizioni all’Insegna del Veltro, pagg. 144, euro 18; ordini: insegnadelveltro.it)

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Manlio Triggiani

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