L’intervista. Bertinotti: “La Sinistra ha rinunciato a costruire l’alternativa al capitalismo”

Per Fausto Bertinotti, intervenuto a Bisceglie (Bat) per presentare il volume  Le occasioni mancate (ETS, 2012) nel festival  Libri nel Borgo Antico (promosso dall’eurodeputato Sergio Silvestris), la sinistra italiana, rinunciando a a combattere le storture del capitalismo e a costruire una alternativa, sta gradualmente perdendo bussola e identità. Al termine dell’incontro ha rilasciato questa breve intervista a Barbadillo.

 Quattro anni fa, rinunciando a ogni incarico di partito, disse che avrebbe fatto il militante. Il militante bertinotti come vede oggi la politica italiana?

 

Agonizzante e incapace di rispondere concretamente alle necessità di cittadini già stretti nella morsa di una crisi espressione di un capitalismo ancora vivo e vittorioso.

 

Eppure dopo il ’29 il mondo assistette a profondi cambiamenti…

 

Dopo la crisi del ’29 ci fu il New Deal e se la domanda che sta per farmi è se ci sia posto oggi per un nuovo New Deal le rispondo che illustri economisti del calibro di Paul Krugman e  Joseph Stiglitz considerano ancora attuale il piano economico di Roosvelt. Tesi sostenute da keynesiani, non da rivoluzionari comunisti!

 

Torniamo in Italia. Quanto alla sinistra mancano leader dello spessore di Togliatti e Berlinguer?

 

Togliatti  e Berlinguer avevano una grande capacità comunicativa e di mobilitazione, oltre naturalmente ad una elevata preparazione culturale e politica. Operarono in altri tempi, quando la costruzione di un’alternativa al capitalismo era un fine nel quale credere e per il quale lottare. La progressiva perdita di questo fine ha avuto come conseguenza anche una inesorabile perdita dell’identità.

 

Marco Petrelli

Marco Petrelli su Barbadillo.it

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