Si resta senza voce davanti a chi è senza cuore

Torna la guerra nel Vicino Oriente coi massacri in nome di Dio

Combo dei bombardamenti su Gaza

La Storia si ripete e sotto il nostro sguardo inebetito si commettono le peggiori atrocità. La Storia si ripete e l’uomo torna homini lupus, sebbene in qualche rara zona del pianeta lo si pensasse addomesticato. Si rimette a cacciare in branco ovunque e diffonde l’orrore.

I “mai più” del dopoguerra sono evaporati nella polvere del secolo. Dopo diciotto mesi di guerra e di atrocità in Ucraina, dopo la tragedia armena, l’abominio si presenta nel Vicino Oriente, superando i limiti della memoria e dell’immaginazione.
Adélaïde de Clermont-Tonnerre

Impareremo mai a rispettare i fratelli umani, a rispettare i corpi, a rispettare la vita? Si dice: “Sono animali”. Ma nessun animale si comporta così. La nostra specie sì.

Solo la nostra specie è capace di tale violenza, di tale perversità, che ci lasciano senza parole e senza voce. Finiremo mai di infangare il nome di Dio con tali crimini? Finiremo mai di piangere tanti morti, che causeranno ancora più morti?
Scrivo “noi”, perché troppo facile sarebbe crederci esenti dall’abiezione. A meno di dieci anni dall’inferno del “Bataclan”, nella Francia del 2023 di nuovo si legge sui muri “Morte agli ebrei”, crimini e delitti razziali, xenofobi o antireligiosi salgono costantemente, incoscienti, in piena hybris, si agitano per riprodurre la guerra del Vicino Oriente. Mentre si  commemora Samuel Paty*, morto il 16 ottobre 2020 – giunge notizia che, ad Arras, Dominique Bernard, professore di lettere, ha pagato con la vita la bellezza di insegnare.
Ancora e ancora. Sono occorsi secoli per costruire il modello democratico, che – tra difetti e insufficienze – resta l’ideale più bello che abbiamo sognato. Ognuno ne è depositario. Ognuno ne è difensore. Non è più questione di politica, è questione di cuore.
Scriveva Albert Camus: “Qualsiasi causa sarà disonorata dal cieco massacro di una folla innocente, quando l’assassino sa di colpire donne e bambini”.
Qualsiasi causa resterà disonorata dal cieco massacro di inermi.
*Decapitato a Eragny-sur-Oise, presso Parigi, per aver esibito in classe la caricatura di Maometto, apparsa nel 2012 su Charlie Hebdo
Point de Vue, n. 3922    

Adélaïde de Clermont-Tonnerre

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