Memoria. Anche a Civitanova Marche una via per Sergio Ramelli

Leonardi (Fdi): "Un esempio per i giovani, un simbolo della libertà di pensiero, di portare avanti i propri ideali senza timori e paure"

Un momento della commemorazione di Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Giovent˘ mortalmente ferito il 29 aprile 1975, a Milano, 29 aprile 2015. ANSA/FABRIZIO CASSINELLI

La lapide commemorativa per il patriota Sergio Ramelli

Ho avuto l’onore di partecipare, in occasione dell’anniversario della morte di Sergio Ramelli, all’inaugurazione della via del Comune di Civitanova Marche a lui intitolata. La storia di Sergio Ramelli, morto a poco meno di 19 anni il 29 aprile 1975 in seguito a un’aggressione opera di militanti di formazioni di estrema sinistra, ricorda a tutti noi quanto la politica debba essere confronto tra idee anche fortemente contrastanti, ma non può e non deve mai scadere nella violenza. Ramelli è un simbolo della libertà di pensiero, di portare avanti i propri ideali senza timori e paure. Un simbolo che ha guidato l’operato della Destra politica italiana e che tuttora è un punto di riferimento per Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Il saluto del Presidente del Senato Ignazio La Russa, arrivato in forma scritta, testimonia quanto importante sia questa intitolazione, un passaggio chiave per dare voce a una storia che non va dimenticata.

*Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Marche e Segretario della X Commissione del Senato “Sanità”

Elena Leonardi

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