Segnalibro. La bellezza e la forza del Medioevo grande e millenario (secondo Renato Del Ponte)

Arya pubblica una raccolta di saggi dello studioso tradizionalista sull'Età di Mezzo che analizzano filoni storici con riflessi fino ai giorni nostri

Giostra medioevale

Renato Del Ponte (1944-2023) è stato uno studioso di rilievo che ha lasciato una traccia importante con le sue ricerche. E’ scomparso il mese scorso, quando da alcuni mesi era uscito un suo volume sul Medioevo, periodo storico sul quale si era formato e aveva elaborato la propria tesi di laurea. In seguito ha approfondito la storia e la Tradizione romana e dei popoli italici in genere, ma mai ha abbandonato gli studi medievistici.

Nel volume Il grande Medioevo sono raccolti saggi apparsi su varie riviste e testi di conferenze sul periodo dell’Età di mezzo, scritti nello spazio di circa quaranta anni opportunamente riadattati per il volume. Il Medioevo grande, quindi, perché nell’ambito dei mille anni in cui si estese (dal V secolo al XV) espresse dal punto di vista culturale, storico, religioso e spirituale una grande ricchezza. Soltanto gli illuministi affermarono – nonostante l’enorme livello qualitativo dell’arte, della filosofia e delle scienze di quei secoli – che si trattava di “periodi bui” e arretrati. Qualificazione che ormai non convince nessuno, specialmente gli studiosi più accreditati.

Il grande Medioevo, la raccolta di scritti di Renato Del Ponte

Le ricerche sul Medioevo di Del Ponte sono di particolare interesse perché affrontano non solo il periodo storico di cui parliamo ma anche aspetti meno noti delle dinamiche del tempo e anche il prolungamento delle influenze medievali sui periodi successivi. A esempio, il periodo in cui il neoplatonismo riportò in auge la Tradizione e le meraviglie che provenivano dal Medio Oriente ellenizzato che salvò testi e dottrine del paganesimo. Il primo saggio, sui sacri percorsi degli ultimi scolarchi è denso e offre una lettura in profondità di un argomento ampio e rilevante per comprendere certe dinamiche. Gli argomenti affrontati, di vari periodi del Medioevo, dimostrano la storia meno conosciuta – di grande interesse! – che si celava sotto quella ufficiale: non solo dal punto di vista ermetico ed esoterico, con la risorgenza dell’Aurea catena Platonis ma anche con altri saggi. A esempio, gli studi che affrontano il simbolismo nel Medioevo, come il labirinto di San Pietro in Pontremoli, lo studio del mistero della “Primavera” del Botticelli, vero e proprio pittografia di un “Mistero pagano del Rinascimento”, la leggenda del drago nella grotta di Monte Soratte, e una profonda analisi dei labirinti. Di grande interesse il commento chiarificatore di “Donna mi prega” di Guido Cavalcanti. Non solo: l’autore offre una lettura in trasparenza di altri esponenti del Dolce Stil Novo, di Cecco d’Ascoli, dei Fedeli d’Amore. E il saggio su Dante chiarisce bene la visione del mondo del Sommo poeta, la sua visione Imperiale, gerarchica, spirituale. Ancora: le pagine su Federico II e Pier delle Vigne, altri personaggi di particolare rilievo, sono pagine superbe. Renato Del Ponte ci lascia una testimonianza non da poco con queste pagine di sapere medievale.

Il grande Medioevo, di Renato Del Ponte, Arya ed., pagg. 247, euro 26,00. Acquista qui

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Manlio Triggiani

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