F1. Verstappen vince in Canada davanti al ferrarista Sainz

L'olandese resiste alla rimonta del pilota spagnolo. Quinto Charles Leclerc dopo una furibonda rincorsa

La Formula 1 torna a gareggiare in Canada, sul velocissimo tracciato di Montreal, dove non si correva dal 2019; una pista “stop and go”, per i suoi grandi allunghi in accelerazione, inframmezzati da brusche frenate.

In fatto di gomme, la Pirelli conferma l’opzione più morbida, portando mescole del tipo C5 (Soft), C4 (Medium), C3 (Hard).

 

Da Baku a Montreal

In Canada sono ancora vivi gli echi del Gran Premio dell’Azerbaigian, vinto da Verstappen su Perez, con Russell terzo ed entrambe le Ferrari ritirate: Sainz, al giro 9, per un problema elettrico; Leclerc al giro 20 (dopo la pole position), a causa del cedimento del propulsore, quando era in testa (che aveva perso per una pessima partenza, salvo poi riprenderla grazie alla prima sosta anticipata).

Ed è proprio la questione motore a tenere banco, sulla vettura del monegasco, per gli uomini del Cavallino.

All’iniziale decisione di sostituire la sola centralina, montando la terza dell’anno (il che comunque avrebbe comportato una penalità di dieci posizioni da scontare sulla griglia di partenza) fa seguito, a libere del venerdì ultimate, la scelta di adottare un parco motore integralmente nuovo, con conseguente arretramento sul fondo dello schieramento (in compagnia di Tsunoda) ma anche maggiori libertà nelle modifiche dell’assetto.

 

Le prove libere

Verstappen è primo in entrambe le sessioni di prove libere del venerdì, primeggiando le FP1 in 1’15”158 (Soft) e le FP2 in 1’14”127 (Soft).

Al sabato arriva la pioggia su Montreal ed è Fernando Alonso a piazzare il miglior tempo nelle FP3, in 1’33”836 (sulle Intermedie).

 

Le qualifiche

Non migliorando le condizioni, anche in qualifica inizialmente tutti scelgono gli pneumatici da bagnato estremo; il grande protagonista è di nuovo Max Verstappen, primatista nelle tre le manches: nella Q1, con un tempo di 1’32”219 (Wet), nella Q2, in 1’23”746 (Intermedie) e poi autore della pole position, migliorandosi a ripetizione fino a fermare il cronometro sull’1’21”299 (sempre su Intermedie).

Alle sue spalle, uno splendido Fernando Alonso (1’21”944), poi Sainz (1’22”096, pagando una leggerissima correzione, in uscita dall’ultima chicane, nel tentativo finale) e Hamilton; ottavo Russell, tredicesimo Perez (fuori nella Q2, impossibilitato a migliorarsi a causa di una uscita di pista).

 

La gara

Il giorno nel Gran Premio, sul tracciato dedicato a Gilles Villeneuve splende il sole.

Allo spegnimento delle luci, i pochi metri tra la griglia e la variante servono ai primi quattro per mantenere le rispettive posizioni; alla fine del giro 1, Perez è 11°, Leclerc 18°.

Al giro 3 Sainz sorpassa Alonso e si mette ad inseguire Verstappen; al giro 8 termina invece il Gran Premio di Perez, a causa di un problema tecnico (con conseguente neutralizzazione virtuale, della quale approfittano, alla fine del passaggio successivo, sia Verstappen che Hamilton per montare le Hard).

L’olandese, scivolato terzo per la sosta, sfrutta la scia e il DRS per conquistare la seconda piazza su Alonso: è la tornata numero 15.

Intanto, approfittando di qualche cambio gomma e scavalcati Norris, Albon, Leclerc entra in zona punti alla tornata 19, grazie anche al ritiro della Haas di Schumacher, dinamica che comporta un’altra neutralizzazione virtuale; cambio gomme subito per Russell poi, alla fine del giro 20, è Sainz ad andare sulle Hard: lo spagnolo, rientrato terzo, impiega un passaggio per sorpassare Alonso, come per altro farà Hamilton.

Il pilota dell’Alpine va ai box alla fine del giro 28, passa alle Hard e riprende la pista settimo.

Alla fine del 41 si ferma Leclerc (a causa di un problema con il cric, il pit stop dura 5”3): il monegasco, una volta risalito fino alla sesta piazza, aveva però trascorso la sezione centrale del Gran Premio alle spalle di Ocon, pagando un livello di aderenza non elevato e non riuscendo mai ad impensierire l’avversario diretto.

A quel punto il monegasco, passato alle medie, doveva iniziare una nuova rimonta dalla dodicesima posizione (passato Ricciardo, tornerà decimo su Tsunoda nel giro 44).

Tempo di seconda sosta pure per Verstappen che conferma le Hard al giro 43 e riprende la pista terzo, dietro ad Hamilton, del quale comunque si libera immediatamente (al termine dello stesso giro 44, Hamilton monta un nuovo treno di dure); alla fine della tornata 45, un nuovo treno di dure spetta pure a Russell.

L’ultima sezione del Gran Premio viene inaugurata dall’incidente di Tsunoda (giro 49) che porta in pista la Safety Car, usata da Sainz, in quel momento leader, per montare un nuovo set di Hard.

Il Gran Premio ricomincia al giro 55.

Leclerc passa Alonso all’interno del tornante (giro 58), replicando due giri dopo su Ocon, mentre in testa Verstappen resiste alla pressione di Sainz fin sotto la bandiera a scacchi che ne saluta, al termine dei 70 giri, il successo.

A Sainz, il punto addizionale del giro più veloce, siglato in 1’15”749 alla tornata 63.

Sul podio, insieme all’olandese e allo spagnolo, sale Lewis Hamilton terzo davanti a Russell e Leclerc.

Il monegasco, nonostante la mescola più performante nel finale e il ricongiungimento possibile grazie alla Safety Car, conclude al quinto posto (dopo esser partito diciannovesimo), un piazzamento comunque importante, arrivato in una domenica non facile, tra i problemi di traffico e una Ferrari apparsa insolitamente in difficoltà nella trazione, in uscita dalle curve più lente.

Gli altri punti iridati li conquistano, concludendo nelle posizioni dalla sesta alla decima, l’Alpine di Ocon, le due Alfa Romeo Sauber di Bottas e Zhou.

Alonso, settimo al traguardo e protagonista nella prima parte del Gran Premio (forse penalizzato dalla tattica) deve retrocedere in nona, per una penalità di 5” comminatagli dai commissari a Gran Premio ultimato, per aver cambiato traiettoria più di una volta in rettilineo, nel tentativo di difendersi da Bottas.

Decimo il pilota di casa Stroll (diciassettesimo in griglia), sull’Aston Martin.

Sia Stroll che Bottas si erano giovati della scelta di scattare sulle Hard, potendo allungare al massimo il primo stint, in funzione dell’evoluzione del Gran Premio.

La Formula 1 tornerà in pista tra due settimane, a Silverstone, per il classico del Gran Premio di Gran Bretagna

 

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

Exit mobile version