Francia. Il programma di Marine Le Pen spiegato dal suo delfino

Jordan Bardella è il presidente ad interim del Rassemblement National, nonché figura emergente della destra patriottica

L'omaggio di Bardella e le Pen a Giovanna d'Arco
L’omaggio di Bardella e le Pen a Giovanna d’Arco

In un’intervista a Repubblica Jordan Bardella, presidente ad interim del Rassemblement National, ha sintetizzato programma e idee politiche di Marine Le Pen, candidata della destra patriottica e sociale che sfiderà domenica al ballottaggio Emmanuel Macron.

Il primo viaggio a Bruxelles

“Se sarà eletta, il primo viaggio all’estero di Marine Le Pen sara’ a Bruxelles. Per cambiare l’Ue, non per distruggerla” e per sedersi al tavolo con gli altri leader.

Recuperare sovranità e priorità nazionale

“La Francia vuole recuperare sovranità su alcuni temi, come l’immigrazione. Non si tratta di costruire muri, ma di cambiare Schengen. La libera circolazione dovrà essere riservata unicamente ai cittadini europei. Vogliamo anche un patriottismo economico: resteremo nel mercato comune ma ci sarà una priorità nazionale per imprese e lavoratori francesi”. 

Guerra nell’est Europa

“Non si possono rileggere vecchie dichiarazioni nel contesto di oggi  Abbiamo subito condannato la guerra in Ucraina. Senza ambiguita’. Diciamo che ci sono crimini di guerra da parte dei russi, ma anche che la Francia non è in guerra contro la Russia. Il canale diplomatico con Mosca deve restare aperto, e in questo diamo ragione a Macron”.

Il finanziamento da Mosca

RN ha ancora un prestito aperto con una banca ceco-russa “che è fallita, quindi non doveva essere tanto vicina a Putin. Ci è stato applicato un tasso d’interesse al 6%, non proprio di favore. E comunque siamo pronti a spostarci con un istituto francese ma purtroppo le banche qui non ci danno prestiti”.

Governo di unità nazionale

Marine le Pen presidente “farà un governo di unita’ nazionale con patrioti di destra e di sinistra” e verrebbe confermato il Trattato del Quirinale: “Vogliamo sviluppare le cooperazioni bilaterali. Anche con la Germania sara’ confermato il trattato di Aquisgrana ma senza appiattirci su tutto”.

Nella Nato ma con maggiore autonomia

La Francia “resterà nella Nato ma riprenderemo l’autonomia che aveva gia’ deciso il generale De Gaulle. Non e’ comunque una cosa che faremo immediatamente, almeno finche’ ci sara’ la guerra in Ucraina”.

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Jean Tigana

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