Quirinale. Il centrodestra immola la Casellati (solo 382 voti). O si riparte da zero

Al presidente del Senato manca il sostegno di oltre 70 grandi elettori conservatori

Maria Elisabetta Casellati

Per l’elezione del presidente della Repubblica è ancora fumata nera al termine del quinto scrutinio: il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati ha ottenuto meno di 400 voti. Si è fermata a 382 e così nel computo finale mancano i voti di quasi 70 grandi elettori di centrodestra che hanno scelto altri candidati o la scheda bianca.

Il quorum necessario per essere eletti è pari a 505 voti.  Gli astenuti sono stati pari a 406. Sergio Mattarella ottiene 46 voti, 38 vanno a Di Matteo, 8 a Berlusconi, 7 a Tajani e altrettanti a Cartabia. Casini incassa 6 voti mentre Draghi ne ottiene 3, Belloni 2. Le schede bianche sono state 11, le nulle 9. In tutto i votanti 530, i presenti 936. Pd, M5s, Leu e Iv si sono astenuti e hanno deciso di disertare l’incontro chiesto stamattina da Matteo Salvini.

La bocciatura preventiva della Casellati da parte del centrosinistra

“Consideriamo la unilaterale candidatura della seconda carica dello stato, peraltro annunciata a un’ora dalla quinta votazione, un grave errore – così Pd, M5s e Leu al termine del vertice dei 3 leader. Per il rispetto che si deve alle istituzioni, oggi esprimeremo un voto di astensione nella formula “presente non votante”. “Noi non partecipiamo a questo atto di forza – ha detto Conte -, a queste conte sulle cariche istituzionali. Noi non parteciamo ad una conta, è una forzatura istituzionale, sono 3 giorni che lavoriamo ad un metodo che è anche difficile definire”.

@barbadilloit

Paolo Maldera

Paolo Maldera su Barbadillo.it

Exit mobile version