Francia. Marine Le Pen al Corsera: “Vincerò le presidenziali”

La leader della destra patriottica annuncia un referendum sull'immigrazione e il ritorno alla primazia del diritto francese su quello Ue. Su Zemmour: "Gioca a mio favore"

Marine Le Pen

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“Penso davvero di poter vincere questa elezione presidenziale”: questa la convinzione espressa da Marine Le Pen al Corriere della Sera annunciando i suoi primi tre provvedimenti se eletta all’Eliseo.

Le tre priorità

“Subito un referendum sull’immigrazione, con una modifica della Costituzione per garantire la primazia del diritto francese su quello internazionale”, “seconda priorità, il potere d’acquisto” e “cambiare l’Europa”, “andrò a Bruxelles a ristabilire la sovranità delle nazioni”.

Lega partito “fratello” del RN

Le Pen spiega che in campo europeo “stiamo allargando lo spettro delle forze politiche che hanno una visione comune su questi temi, come è già il caso di Matteo (Salvini, ndr) in Italia. Non vogliamo rimpiazzare il modello unico attuale con un altro modello unico uguale per tutti. Ogni nazione potrà prendere scelte autonome e riavrà la sua libertà”.

Le Pen è convinta di vincere alle presidenziali “perché siamo alla fine di un ciclo” e oggi “Macron suscita il rigetto più che qualsiasi altro candidato, molti voteranno per chiunque lo sfidi al secondo turno tranne che per lui. Poi, paradossalmente, la presenza di Eric Zemmour gioca a mio favore”. “Nei sondaggi l’ho superato di nuovo e credo sia una tendenza di fondo”, aggiunge. E sugli alleati, come Salvini nel governo Draghi, dice: Salvini “ha spiegato già molt evolte che la sua visione politica non si è adeguata a quella di Draghi, semplicemente sostiene il governo per il bene del Paese, e chi sono io per giudicare la politica interna italiana? Quel che so è che conosco Matteo Salvini da tempo e ho grande fiducia in lui. È un uomo onesto e leale con convinzioni sincere. In Europa non cerco dei cloni ma degli alleati, ma al tempo stesso è vero che Matteo Salvini ha fatto della Lega un partito fratello del Rassemblement national”.

Unità Lega-Fdi per la nuova Europa

E su Giorgia Meloni: “Conosco anche lei da molto tempo, da quando non aveva ancora la dimensione che ha preso oggi. Dunque, capisco bene che possa trovarsi in una forma di competizione, con Matteo. Ma dobbiamo riunirci, essere l’avanguardia della rifondazione europea. So che è così per Matteo, non so se è ancora così per Giorgia, ma bisogna che ognuno accetti di lavorare assieme in Europa”.

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Jean Tigana

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