Lega. Giorgetti vs Salvini: è già congresso tra chi vuole svolta Ppe e sovranisti

L'intervista alla Stampa del ministro dello Sviluppo economico apre la conta interna: due visioni in campo

Giorgetti e Salvini

E’ già congresso della Lega. Non c’è la data ma l’apertura delle ostilità (interne). I giochi li ha aperti Giancarlo Giorgetti, con una intervista su La Stampa. Il ministro spinge per una Lega in area popolare, un partito di destra Ppe, anti-immigrati e produttivista, più calibrato sul Nord e le sue industrie che sul resto d’Italia. Salvini, invece, tiene la posizione, e spera che le comunali gli diano ossigeno per sostenere una Lega “sovranista”, che non abiuri lepenismo e critiche all’Ue.

Due visioni

Sono due letture antitetiche della politica italiana, quelle di Giorgetti e Salvini (indebolito dal caso Morisi). Finora il Carroccio ha fatto sintesi:il ministro trattava con l’establishment, il segretario faceva i bagni di folla e i selfie in giro per l’Italia. Chi pensa ad una spaccatura probabile potrebbe sbagliare: la tradizione della Lega è unitaria e poco dialettica all’interno. Può vincere la linea Zaia-Giorgetti con un neosegretario veneto, o può rimanere Salvini, commissariato e con una linea differente. Ma in politica bisogna andare piano con le previsioni…

Antonio Fiore

Antonio Fiore su Barbadillo.it

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