Segnalibro. Georges Simenon e i difficili e tristi rovesci della vita di tutti i giorni

In libreria arriva "Annette e la signora bionda e altri racconti", edito da Adelphi

Georges Simenon

Ogni libro di Georges Simenon (Liegi 1903- Losanna 1989) è una sorpresa, una scoperta, si potrebbe dire “una festa”, con l’espressione usata spesso dai fan. Lo stile ironico e lieve, asciutto e ricco allo stesso tempo dello scrittore belga offre dei veri roman roman, come definiva i suoi romanzi letterari, che lasciano spazio all’introspezione e alla possibilità di affrontare i drammi umani, i dolori che la vita dispensa alternandoli alle attese.

Non fa eccezione questo Annette e la signora bionda e altri racconti, edito da Adelphi, casa editrice che sta pubblicando tutta l’opera di questo autore molto prolifico (500 romanzi). Questa raccolta è un divertissement, otto racconti diversi fra loro e abbastanza brevi che si conclude con quello che si può definire un piccolo romanzo, il racconto che dà il titolo al libroe fu pubblicato a puntate nel 1941 sulla rivista femminile “Pour Elle”. Gli altri sette comparvero sulla rivista “Gringoire”.

Sono veloci quadretti di quotidianità che richiamano l’esistenza che tutti i giorni famiglie e personaggi borghesi vivono: mogli, mariti, amanti, speranze, carriere, tradimenti. Insomma, anche la banalità vissuta trascorrendo il proprio tempo con amici al caffè. Al centro di questi racconti c’è, in un certo senso, il rapporto fra uomo e donna. Simenon tratteggia queste vite in maniera rapida con guizzi che danno slancio al racconto, che colpiscono la mente e la curiosità del lettore. Lasciandolo spesso sorpreso per il solito colpo di scena. Emergono le contraddizioni della vita che Simenon ha sempre indagato nei suoi romanzi. Lo stile dei personaggi quindi riflette non solo l’impostazione tipica dello scrittore belga ma mette in luce con evidenza gli aspetti psicologici dei personaggi che in un primo momento, e a una prima lettura, non emergono subito.

Il racconto più solido, che maggiormente rapisce, è proprio Annette e la signora bionda. Annette è una diciassettenne che vive a La Rochelle, in una scuola di musica dove i genitori, entrambi musicisti e insegnanti di musica, danno lezioni. La ragazza, svelta, furba e attenta, “con occhioni da cerbiatta” e sempre “con un’espressione solenne da statua”, si innamora di un uomo di età ben maggiore, l’avvocato Maurice Camage. Fa di tutto per conquistarlo e medita una vendetta contro la sua rivale, ben più grande di lei, divorziata: la signora bionda, appunto. Simenon tratteggia benissimo la scaltrezza di questa adolescente che con il volto angelico e l’aria sempre sorpresa fa il suo gioco per conquistare Maurice, per farsi corteggiare dall’ingenuo Bernard, per trovare giustificazioni false con i genitori, studiando le modalità migliori per vendicarsi della signora bionda, sua rivale.

I racconti girano tutti intorno a un personaggio, in un insieme di persone solitamente innocue e normali: agenti immobiliari, giovani donne, ragazzi, mogli, marinai: Ma non mancano le inquietudini… E non mancano gli omicidi, i misfatti, le liti, i problemi economici, le situazioni difficili da giudicare. I racconti sono ambientati in luoghi differenti: dalla Norvegia all’Africa equatoriale, dalla Costa azzurra a un caffè di La Rochelle, fino a paesi e a grandi città.

Si tratta di racconti d’occasione, scritti da Simenon per riviste, scritti in un pomeriggio, veri divertissement, raccolti in questa antologia, che hanno in comune i rapporti umani e, al centro di ogni racconto, lo svolgersi di piccoli drammi, di grande felicità.

*Annette e la signora bionda e altri racconti, di Georges Simenon, Adelphi edizioni, pagg. 176, euro 12

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Manlio Triggiani

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