Regionali. Laboccetta: “In Campania Forza Italia è a pezzi, la Carfagna si candidi capolista”

A Salerno scoppia il caso: ex uomo di De Magistris pronto alla candidatura nella lista della Lega

Mara Carfagna, forzista arcobaleno

Dalla pagina Fb di Forza Italia

“Forza Italia in Campania sta attraversando una crisi senza precedenti. La rinuncia di Armando Cesaro ha pesantemente indebolito la lista per le già difficili elezioni regionali. Il suo naturale probabile disimpegno rischia di dare la botta definitiva al buon Stefano Caldoro”. Parole e musica dell’ex parlamentare partenopeo Amedeo Laboccetta che fotografa lo stato della coalizione del centrodestra campano. La situazione non è grave, di più.

Laboccetta, in una nota dipinge così lo scenario “Alcuni quadri politici del territorio, a corto di argomenti e letteralmente nel panico, invocano il capolistato per Silvio Berlusconi. Pensando così di uscire dal pantano. Non credo proprio che il Cavaliere vorrà fare una scelta di questo tipo. E non gliela consiglio. I rischi sono grandissimi. Piuttosto mi chiedo perché l’esercito degli eterni nominati non scende in campo, ovviamente mi riferisco ai parlamentari, e si va a misurare con la battaglia preferenziale in amore di un partito traballante dal quale negli anni ha ricevuto tanto?”

L’ex deputato, ora presidente dell’associazione Polo Sud, fa nomi e cognomi: “Perché la potentissima Mara Carfagna, vicepresidente della Camera per volontà di Berlusconi, da sempre supergratificata dal Cavaliere, non da’ l’esempio? Perché non annuncia subito la sua candidatura come capolista per il Consiglio Regionale della Campania? Perché il big di Arcore non le affida questo nobile incarico?”

Laboccetta quindi ha concluso: “Certo è che Stefano Caldoro sta rischiando tanto. De Luca oggi è veramente un osso duro per chiunque. Tutto questo mentre va in scena una violentissima resa dei conti in un partito campano dilaniato da terribili veleni e colpi bassi. Un vero e proprio assalto all’arma bianca per la conquista di una dirigenza regionale che dovrebbe garantire l’accaparramento di quei pochi strapuntini parlamentari rimasti per le future politiche”.

Se Forza Italia non decolla, nella Lega campana c’è maretta. Un po’ ovunque. Fioccano dimissioni sui territori, dall’Irpinia al Cilento. A Salerno il caso è alle porte. Perché il Carroccio starebbe per imbarcare un (ormai ex) membro di Dema, il movimento “arancione” vicino alle posizioni del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, da sempre fierissimo avversario proprio di Matteo Salvini e della Lega. Si tratta di Dante Santoro, attualmente membro del consiglio nazionale della “creatura” politica di De Magistris, già vicino in passato alle posizioni del M5s che si è candidato, poi, da civico, come sindaco di Salerno a capo di una coalizione alternativa all’area De Luca. Il suo profilo sarebbe proprio quello cercato dal leader della Lega, quello raccomandato dal “capitano” per i casting elettorali: giovane, laureato, con esperienza politica, voti e capacità di gestire in autonomia la propria campagna elettorale.

Le liste sono ancora lungi dal chiudersi ma il corteggiamento è giunto quasi al termine con l’invito che il commissario del partito salernitano, il porticese Nicola Esposito, ha rivolto a Santoro di partecipare ai gazebo del centrodestra. La scelta ha sollevato un vespaio di polemiche interne tanto furibonde quante (difficoltosamente…) nascoste che, ormai a ogni tornata elettorale, caratterizzano la Lega.

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso su Barbadillo.it

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