Francia. Deceduto l’ex ministro Patrick Devedjian: in gioventù fu neofascista

Patrick Devedjian

Tre giorni dopo l’annuncio di essere stato contagiato dal coronavirus, è morto questa mattina nell’ospedale di Nanterre, alle porte di Parigi, l’ex ministro francese Patrick Devedjian. Aveva 75 anni, e ricopriva  la carica di presidente del consiglio del dipartimento Hauts-de-Seine. E’ il primo politico francese morto nella pandemia.

La biografia a destra

Prima di impegnarsi con i gollisti. Nel 1964 Patrick Devedjian, come Alain Madelin, Hervé Novelli, Claude Goasguen e Gérard Longuet, si unì al gruppo di attivisti di estrema destra Occident fondato da Pierre Sidos. Nel novembre 1965, Patrick Devedjian e Alain Madelin furono condannati dal tribunale penale di Draguignan a un anno di sospensione della pena detentiva e tre anni di libertà vigilata per furto e possesso di armi.

Patrick Devedjian data la sua rimozione dal movimento occidentale nel 1966, in seguito al suo incontro con Raymond Aron10. Tuttavia, nell’aprile del 1966, partecipò attivamente con altri ultranazionalisti tra cui Alain Madelin a manifestazioni di fronte al teatro Odéon contro la rappresentazione Les Paraventes di Jean Genet, un dramma percepito dalle cerchie di estrema destra come minante l’immagine virile della Francia coloniale. Secondo il giornalista Frédéric Charpier, ripreso dal quotidiano Liberation, Devedjian era un membro di questo movimento almeno fino al gennaio 1967, la sua distanza dall’Occidente era dovuta al clima deleterio che regnava al suo interno in quel momento. È accusato di aver partecipato nel gennaio 1967 a un commando occidentale che aveva attaccato studenti di estrema sinistra a Rouen, e fu condannato come “autore morale” il 12 luglio 1967 con altri dodici militanti di estrema destra per ” violenza e aggressione con armi e premeditazione”. Sospettato di essere la talpa che ha denunciato i membri arrestati, ha subito la tortura della vasca da bagno e il gruppo ha pronunciato la sua espulsione nel novembre 1967. Ha considerato la militanza neofascista in gioventù un errore.

Nel 1970 ha creato con Georges Liébert la rivista Contrepoint, antenata di Commentary, con il patrocinio intellettuale di Raymond Aron.

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Robert Pirès

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