Destre. Donzelli (Fdi): “Lunedì in piazza a Roma contro il governo che raggira gli italiani”

Giovanni Donzelli con il megafono in piazza
Giovanni Donzelli con il megafono in piazza

Pubblichiamo un intervento del deputato Giovanni Donzelli, dell’esecutivo nazionale di Fdi, nel quale sono illustrate le ragioni della manifestazione nazionale indetta per lunedì da Giorgia Meloni davanti al parlamento, in concomitanza con la fiducia al governo Conte Bis

“Compito del Presidente della Repubblica è quello di accertare la concordanza tra corpo elettorale e parlamentare”. Queste semplici parole sui compiti del Capo dello Stato nella crisi di governo, scolpite nella pietra miliare del manuale di diritto costituzionale di Agostino Mortati, spiegano meglio di ogni opinione quanto sia un raggiro l’operazione nata per riportare il Pd alla guida dell’Italia grazie alla complicità del Movimento 5 Stelle. I due partiti sconfitti alle ultime due consultazioni elettorali, le politiche del 2018 e le europee del 2019, si mettono insieme con l’unico obiettivo di non perdere la poltrona in quelle che sarebbero stata, per loro, la Caporetto delle elezioni politiche. Sono metodi da Prima Repubblica, anzi da trasformismo storico. Mai nella storia d’Italia un Presidente del Consiglio aveva guidato due governi consecutivi sostenuti da maggioranze così diverse. Conte fino a ieri veniva sbeffeggiato dall’Europa, osteggiato dai mercati, insultato da coloro i quali adesso sono i suoi stessi alleati di governo. Oggi magicamente è diventato il garante dell’europeismo in Italia, sostenuto dallo spread che scende a picco, esaltato dalla finanza e dal sistema bancario internazionale.
Un colpo di mano che grida giustizia e che spinge Fratelli d’Italia a scendere in piazza.  Lo faremo lunedì 9 settembre alle ore 11 in piazza Montecitorio, in concomitanza con il dibattito in programma alla Camera sulla fiducia al governo Conte bis, senza bandiere di partito insieme a tutti i cittadini che lo vorranno. Perché a decidere chi deve governare devono essere gli italiani con le elezioni. E non i 60 mila della piattaforma Rousseau. I 5 Stelle, che volevano aprire il Parlamento “come una scatoletta di tonno”, hanno accettato persino Paolo Gentiloni del Partito democratico come commissario europeo indicato dall’Italia. L’ultimo presidente del Consiglio prima delle scorse elezioni politiche, il burattino di Renzi, quello che gli italiani hanno cacciato dal governo con il loro voto e che l’Europa fa rientrare dalla finestra. Ed ora che con questa guida scellerata la nostra nazione è pronta a prostrarsi all’Europa, a Bruxelles sono pronti ad allargare le maniche solo perché sanno che Pd e 5 Stelle accetteranno supini i diktat della Merkel e di Macron. Esulta Gozi, vendutosi alla Francia dopo essere stato con Renzi a Palazzo Chigi. Un po’ meno gli italiani, ai quali vogliamo dare voce con la manifestazione di lunedì.

*Deputato, Responsabile Dipartimento organizzazione Fratelli d’Italia

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Giovanni Donzelli*

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