L’intervento. Cirielli (Fdi): “Difendere l’Italia, mai governi tecnici imposti da Bruxelles”

edmondo cirielliSono ore frenetiche, queste, sul fronte del governo. Più di due mesi son passati dalle elezioni del 4 marzo scorso, ancora non c’è un governo. Il centrodestra, unito, è salito – ancora una volta – al Colle per l’ennesimo giro di valzer tra le forze politiche alla ricerca di una piattaforma utile a comporre un esecutivo che goda di una maggioranza in Parlamento.

Prima della conta alchemica, prima dei bilancini partitici, c’è da capire cosa il centrodestra voglia fare se riuscisse a comporre un governo, ribadire i motivi di un impegno politico e, magari, accantonare per un momento le pese e fare un punto. Per Edmondo Cirielli, deputato di lungo corso, presidente della direzione nazionale di Fratelli d’Italia e Questore alla Camera dei Deputati, sono due le condizioni importanti e fondamentali per la traduzione in azioni concrete di un patriottismo che abbia la capacità e la responsabilità di stare al governo della nazione.

“Per un patriottismo di governo appaiano, almeno, due le condizioni imprescindibili di Fratelli di Italia per andare al governo della Nazione: la difesa degli interessi nazionali e rispetto della volontà popolare”. E aggiunge: “Il voto degli italiani del 4 marzo non può essere tradito. Dunque, non accetteremo mai un governo tecnico, imposto da Bruxelles, o maggioranze trasversali che ovviamente che non siano a guida Centrodestra“.

Cirielli prosegue: “Secondo punto cardine per Fratelli di Italia è il patriottismo di governo. Che tradotto significa tutela del Made in Italy, delle imprese italiane contro la concorrenza sleale, controllo dei confini nazionali, difesa della sovranità nazionale contro le ingerenze dell’Europa, e soprattutto uno Stato forte che garantisca la sicurezza dei propri cittadini, mettendo al centro dell’agenda politica la tutela e la valorizzazione delle nostre Forze dell’Ordine e delle Forze Armate”.

Infine, Cirielli ribadisce la necessità di riscrivere un ruolo importante e libero per l’Italia nello scacchiere geopolitico: “Chi difende la propria sovranità non potrà mai tollerare, in politica estera, ingerenze nella sovranità di altri Stati. Quindi, no a opzioni militari in Siria senza l’ombrello dell’Onu e immediata cancellazione delle sanzioni commerciali contro la Russia”.

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso su Barbadillo.it

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