Calcio. L’Italia la spunta in Albania, siamo ai playoff ma non c’è (troppo) da gioire

Azzurri (Nazionale uff)

Con la qualificazione ai playoff già in cassaforte, per merito del Belgio, gli azzurri di Ventura affrontano a Scutari l’Albania del ct Christian Panucci. Ne esce una prestazione tesa, nemmeno troppo esaltante risolta da un colpo ravvicinato di Candreva che capitalizza al meglio, nel secondo tempo, un clamoroso svarione difensivo delle Aquile.

La partita, però, non è di quelle che ti spingono a far pace con la maglia azzurra. Dopo la figuraccia di Torino, al cospetto della piccola Macedonia, l’Italia la sfanga, riesce pure a piazzarsi tra le teste di serie verso il playoff mondiale ma non regala una prestazione all’altezza di ciò che ci si aspetterebbe dalla formazione azzurra.

La difesa cigola, Buffon ogni tanto si assenta, il centrocampo non domina e in attacco Immobile si danna l’anima per cercare di dare un senso ai suggerimenti (quando arrivano) dei compagni. L’Italia è bloccata dal demone della rabbia agonistica che però non riesce a tradursi con un chiaro e netto dominio tecnico e tattico in campo.  Pas trop de zele, dicono i francesi.

Adesso si sta in attesa di capire quale sarà l’avversaria degli azzurri allo spareggio verso Russia 2018. C’è il rischio – dipenderà dalle catene dei risultati dei gironi che stasera si concludono – che l’Italia possa affrontare qualche vecchio fantasma del passato. Sarebbe affascinante incrociare l’Irlanda del Nord, che nel ’58 ci buttò fuori dal club di nazionali che si disputarono il mondiale in Svezia. Possibili avversarie l’Eire (ricordate la scoppola di Usa ’94?), la Grecia o forse (in caso di flop della Francia) la Danimarca.

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