Sicilia. Ultimatum dei salviniani a Musumeci: “Pronti ad andare da soli”

Nello Musumeci e Angelo Attaguile. Al centro Fabio Cantarella. Foto ilpopulista.it
Nello Musumeci e Angelo Attaguile. Al centro Fabio Cantarella. Foto ilpopulista.it

E se fossero ora i salviniani a dire addio all’opzione Nello Musumeci presidente? Pare proprio così in terra di Sicilia. Il segretario nazionale di Ncs, Angelo Attaguile, ha infatti lanciato l’ultimatum: «O tiene assieme la coalizione o andremo avanti da soli». Un aut aut che ha tutto il sapore del disimpegno. Non fosse altro che all’indomani delle mancate primarie siciliane, lo stesso Attaguile aveva fatto un passo indietro in favore proprio dell’esponente nazionale. Ma sono le voci sempre più insistenti sulla volontà di Silvio Berlusconi di lanciare la candidatura dell’autonomista Gaetano Armao a rimescolare le carte in tavola.

Che in zona Forza Italia la candidatura di Musumeci non raccolga il consenso di tutti, a partire dal plenipotenziario Gianfranco Micciché, è il dato più evidente. Stesso sentire in area Cuffaro. Ma lo sforzo di inglobare la compagine alfaniana, rischia di far deflagrare ancor più il centrodestra. Anche perché, nel frattempo, in altri due tavoli paralleli il ministro degli Esteri continua la trattativa con centristi e Pd.

«Ribadisco – aggiunge Attaguile – in linea con quanto in tempi non sospetti ha puntualizzato in ambito nazionale Matteo Salvini, che nella nostra coalizione non potrà mai trovare posto Alternativa popolare. Siamo incompatibili per storia e per valori». Che poi è la stessa linea di condotta espressa da Nello Musumeci e sposata dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Posizione su cui si è allineato anche il capo del Carroccio, che nell’Isola deve ancora pesare il peso del proprio elettorato. Insomma, il rischio che il centrodestra possa spacchettarsi nuovamente è al momento più che mai probabile. Il quadro potrebbe essere quello di cinque anni fa: con due candidature – quella di Micciché e di Musumeci – che di fatto hanno spianato la strada a Rosario Crocetta.

Silvio Berlusconi ha però voglia di vincere: conquistare la Sicilia per giocarsela contro Matteo Renzi e Cinque stelle alle Politiche di primavera. Per lui la posta in gioco è alta, tant’è che – secondo quando riportato da Giuseppe Alberto Falci del Corriere – il leader di Arcore avrebbe in testa una pazza idea: prendere casa a Palermo e battere il territorio siciliano quotidianamente assieme al candidato sostenuto da Forza Italia.

In fondo, fu l’attraversata a nuoto dello Stretto di Beppe Grillo, in occasione delle Regionali scorse, a lanciare definitivamente i pentastellati sullo scacchiere nazionale. In una terra in cui il contatto fisico è determinante, il piano di Berlusconi non sarebbe poi così avventato. A quel punto la differenza la farebbe appunto il candidato presidente: difficile pensare che Nello Musumeci accetterebbe una balia tanto ingombrante quanto i suoi cucù.

@fernandomadonia

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Fernando M. Adonia

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