Libri. Roma vagabonda di Lodoli, senza meta per scoprire la Città Eterna

Ci sono tanti modi intelligenti e particolari per conoscere Roma. Si possono utilizzare le classiche cartine turistiche, che indicano i luoghi da visitare, i più importanti, e nulla più. Si perde così la possibilità di conoscere le piccole bellezze romane nascoste tra i palazzi moderni. Ci si può affidare ad una guida della città, ma bisogna fare attenzione a scegliere quella più completa e informata. Molte infatti si riducono a raccogliere annunci di ristoranti a buon prezzo e concedono breve spazio per una descrizione sommaria dei monumenti.

 

Vagabondare per la città

 

Se si vuole conoscere Roma senza una precisa coordinata, imbattendosi casualmente nei monumenti e nelle singolarità romane, basta vagabondare liberamente per la città. Lo scrittore Marco Lodoli ci raccomanda di farlo in “Isole. Guida vagabonda di Roma” (Einaudi, 2005) e nel seguito “Nuove Isole. Guida vagabonda di Roma” (Einaudi, 2014). Non serve fare le lunghe e estenuanti file ai musei né prenotare guide turistiche e quant’altro. Basta un’ora di spacco dal lavoro o una giornata di libertà per muoversi liberamente per la città.

 

Una città si svela

 

Solo così Roma si svela in tutta la sua minuzia. La conosciamo per i suoi famosissimi e affollatissimi monumenti, ma della quotidianità, delle storie popolari o dei piccoli gioielli ne ignoriamo l’esistenza. E’ un dovere visitare il Colosseo o San Pietro, ma è altrettanto bello e accattivante visitare luoghi nascosti tra il traffico e le moderne costruzioni.

 

Le isole romane

 

Come racconta Lodoli, Roma è un arcipelago di “isole”, di luoghi appartati e celati. Probabilmente tante volte li abbiamo attraversati senza accorgerci della loro bellezza. Parchi, statue, cancelli, addirittura, o balconi panoramici sono piccole di isole di bellezza nel marasma moderno. Lodoli ci aiuta a individuarli e ad apprezzarne il valore estetico e morale.

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Alfredo Incollingo

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