La provocazione. Peggio dei turisti cafoni c’è solo la povertà d’idee radical chic

estate_cafoni_636_lapresse[1]I turisti che si buttano dal ponte di Calatrava? Un ottimo utilizzo di quell’obbrobrio. I cafoni da spiaggia? Sono nostri fratelli nella lotta. Gli stranieri scostumati? Viva le tedesche il più scoperte possibile. Il burka lo mettiamo solo alla Merkel!

Questo vogliamo rispondere alla solita stampa che ogni anno puntualmente propone l’indignazione prêt-à-porter per i costumi non educati dei vacanzieri convenuti presso le nostre coste per divertirsi un po’. Si facciano una risata i sacerdoti del conformismo, che buzzurri sicuramente lo sono stati anche loro almeno una volta nella vita.

D’altronde questa capacità di contagio è una delle grandi viziose virtù del nostro popolo. Siamo burini estivi e facciamo diventare burini anche gli altri, ne andiamo fieri e non vogliamo cambiare. L’estate italiana è una immensa festa, da nord a sud, dall’Adriatico al Tirreno e non ce la rovineranno i giornali, che useremo per incartare il pesce al cartoccio comprato in una qualche rovinosa calca sul lungomare sabbioso e assolato, ovunque saremo.

Eh si signori, noi ci vogliamo divertire in estate, lanciarci i gavettoni, rompere le palle a tutti, fare casino e se qualcuno se ne prende a male stia a casa sua, tanto è una persona triste e andando in vacanza non si divertirà comunque. Lascino il campo libero ai villani di tutto il mondo, giunti qui ed ora solo ed esclusivamente per il grande e immenso agosto cafone!

Diciamocelo, scherzi a parte, l’orizzonte della classe culturale italiana oggi sembra davvero fermarsi al galateo estivo. Un tentativo di sentirsi superiori forse, di schifare quella massa inelegante che costituisce il popolo vacanziero. Un luogo comune comodo, che piace a tutti, una scorciatoia facile per sentirsi ancora più bravi, belli, buoni e chic.

Forse lorsignori non sono sfiorati dall’idea che dopo un anno di lavoro, treni affollati e code sulle tangenziali, anche questi post proletari che una volta erano la classe media, hanno voglia di farsi una vacanza. Se gli autonominati narratori dell’Italia contemporanea non lo capiscono, preferendo solo ostentare un po’ di disprezzo gratuito, ce ne faremo una ragione. Non fermeranno l’agosto sbragato.

@barbadilloit

Francesco Filipazzi

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