Champions. Sinfonia Juve e il Principe Higuain strega Monaco

(Juventus uff)
(Juventus uff)

Calma, forza e sicurezza. La Juve si prende il trono del Principato deligittimando i moti del Savonarola Mbappè con una prestazione controrivoluzionaria, una perfetta partita vecchio stampo, sinfonia di solidità e cinismo. Il maestro delle trovate Max Allegri dirige l’orchestra e all’estro strimpellante ed esotico di Cuadrado preferisce l’esperta sonata di Barzagli in un classico 4-2-3-1 (con il navigato Dani Alves ala e l’infaticabile duo Mandzukic-Alex Sandro sulla sinistra), che in fase di possesso, adagio e allegro, diventa 3-4-3 attorno alle raffinate arpe di Pjanic e di un Principino in gran spolvero che scandiscono il flusso della manovra. Ma il direttore è impaziente, e dopo la benedizione del saggio violino di Buffon-Giusto Pio (che neutralizza tre assalti frontali del duo Daft Punk Mbappé-Falcao), lascia il regale palco del Louis II al tenore Gonzalo, sontuoso Pavarotti affiancato dai Friends Plácido Domingo e José Carreras: Paulo Dybala e Dani Alves. I Tre Tenores partono nell’assolo alla mezz’ora con ouverture da cineteca: parabola di Marchisio, tacco di Dybala, Higuain raccoglie e scarica su Dani Alves, che, con un altro colpo di tacco restituisce al Pipita, che chiude lo spartito dei tacchetti infilando l’uno a zero. Anche Subasic e l’inadatta e sofferente difesa con Dirar e Sidibe stanno a guardare e a sentire. Con il secondo atto la musica non cambia. Buffon spaventa subito Falcao – che ci prova con un tiro debole – e torna l’impazzata zebrata. Al 52′ Marchisio spreca un vis à vis con il portiere avversario. Ma poco male. Al 59′ la furia Dani Alves scodella a scavalcare il rabbioso generale Glik e pesca Higuain: zampata glaciale e due a zero. La Juve poi è impeccabile macchina da guerra, si chiude armonicamente e amministra. Solo agli sgoccioli San Gigi – inscenando, per i nostalgici, la parata su Zidane ai mondiali 2006 – smanaccia salvifico una zuccata di Germain. Le nubi non coprono più Cardiff e tutta la gente monegasca, in piedi ad ossequiare con scroscianti applausi l’uscita di Higuain (Principe per una notte, come anche lo fu Milito) supplicando un altro bis, lo sa. E non può fare nulla se non godersi lo spettacolo.

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Obafemi Martins

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