Francia. Giorgio Dell’Arti scandalizza i borghesi di sinistra: “La Le Pen? Ha chance per vincere”

Marine Le Pen durante la campagna elettorale con un pescatore
Marine Le Pen durante la campagna elettorale con un pescatore

“Ho l’impressione che Marine abbia più chances di quelle che le attribuiscono i mercati e i giornali. Macron è un fighetta pulito pulito, emblema dell’establishment come nessun altro, Ena, Attali, Banca Rothschild, ministero dell’Economia. La moglie di 64 anni contro 39 non gli fa bene. Quell’altra è una baldraccona che vive in mezzo alle miniere, svociata, cento sigarette al giorno, due o tre divorzi alle spalle, ha sfanculato il padre, ecc. Io dico che per Macron è molto dura“: il commento sulle presidenziali francesi del giornalista Giorgio Dell’Arti, già fondatore de Il Venerdì di Repubblica, ha scatenato un putiferio sulla sua bacheca, generando una levata di scudi da parte dei lettori borghesi e progressisti. Decine di commenti, tante critiche a Dell’Arti, che – è bene sottolinearlo -non ha fatto endorsement pro Le Pen, ma ha evidenziato che potrebbe avere chance per l’Eliseo.

Il dibattito

Nicoletta Nicole Pasolini: “Ma che dici? La fascistona di merda ha le ore contate e poi che cazzo c’entra se Macron sta con una molto più grande? Dov’è il problema? Sempre a giudicare gli altri. Mi dispiace ma questo sarà il futuro”. Giampiero Martinotti: “Caro Giorgio, da un vecchio collega mi sarei aspettato un commento un po’ più serio del tuo”. Pietro Spirito: “Certo, nello spazio fascio-populista che sta nascendo in Europa, Marine Le Pen ha ottime possibilità. Soprattutto con argomenti “forti”, come Macron “fighetta”, e moglie “baldracca”. Complimenti”. Monica Trioli: “Si comunque dare ad una donna della baldraccona e’ da maschilista idiota…”. Alberto Cicotto: “Non sono ne parente ne amico di Giorgio dell’Arti ma credo che abbia usato questo epiteto per rendere efficace il discorso per differenziare il personaggio da macron tutto uè uè sciù sciù invece lei l’esatto opposto e ha usato questo epiteto ma nel 2017 ancora ci scandalizziamo per certe parole? ripeto poi ogni parola va vista nel suo contesto e in questo caso non ci vedo nulla di sconvolgente o offensivo perche’ fa parte di un ragionamento quella parola. Giorgio non ha bisogno di avvocati difensori ma sento di doverlo dire perche’ credo sia cosi anche perche’ non credo che Giorgio conosca le virtu’ morali intime di Marine Le Pen per poter dire che sia seria o l’esatto opposto”.

Controcorrente Duccio Trombadori: “La Francia (il comparto finanziario-industriale borghese e manageriale) ha ancora (per il momento) tutto da guadagnare dall’unione monetaria e dalle attuali sue regole. La Le Pen raccoglie la protesta diffusa nella provincia (a Parigi non supera per ora il 5%). Con la caduta libera dei socialisti, e con il prossimo ‘barrage’ nei suoi confronti che presumibilmente porterà Macron alla Presidenza, diventerà la guida di ogni opposizione sociale e politica. Credo si stia preparando a questo futuro. Non le sarà difficile. Macron è un presidente né carne né pesce poiché dovrà barcamenarsi per un governo europeista in precario equilibrio di consenso. La sua presidenza segnerà forse la fine della V repubblica, in mezzo ad accesi contrasti sociali crescenti cui non saprà dare risposte come del resto toccò ad Hollande. Perché lui, fino a ieri sconosciuto cagnolino di Hollande, dovrebbe riuscire finalmente meglio del suo predecessore ? Se la Le Pen perderà sfiorano il 40% dei voti, la sua sarà un annuncio prossimo di vittoria sul campo”.

Nel dibattito si è inserita anche Marina Ripa di Meana: “Caro Giorgio, anche stavolta la penso come te. sfanculare quel damerino viziatello non la vedo cosa facile, staremo a vedere. È chiaro che tutto quello che sta succedendo da Trump Brexit, cosa ci aspettiamo da questo pischelletto ? Forse come dice Carlo è arrivato il momento della smandrappona”.

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