«Sono un’Armata Brancaleone, senza cultura politica. Non distinguono la cronaca dalla storia e il politichese dalla politica»: così ha commentato la querelle Angiola Filipponio Tatarella, docente di Filosofia del Diritto all’Università di Bari, ex parlamentare Pdl e vedova di Pinuccio Tatarella. «Dal loro punto di vista, su queste basi, la loro richiesta mi sembra ovvia. Sono sicura che altri, a cominciare dal presidente della Camera, Laura Boldrini, risolveranno il problema spostandoli in un’altra Aula anonima».
«Invito i deputati del M5S a documentarsi sulla figura di Pinuccio Tatarella. Non sarà difficile, per esempio, trovare sul web il testo degli interventi in aula di tutti i gruppi parlamentari dopo la sua prematura scomparsa. Troveranno motivi importanti per apprezzarlo. In ogni caso non si cambia l’intitolazione di una sala ad una persona solo perché cambia il soggetto che la utilizza. Sono certo che la stragrande maggioranza di chi ha votato M5S la possa pensare così»: questa la dichiarazione di Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia.
Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri del Pdl, si è appellato alla Boldrini, presidente della Camera per evitare questa furia iconoclasta: «Con tutto il sincero rispetto per persone come il giornalista Siani che hanno pagato con la vita la lotta alla camorra, sarebbe grave se la sala riunioni del Palazzo dei gruppi parlamentari già intitolata a Tatarella cambiasse denominazione. Tatarella è stato un protagonista indiscusso della vita politica, parlamentare e democratica del nostro paese. Una personalità carismatica e di concordia, il cui valore è stato riconosciuto anche a sinistra. Ci auguriamo che il Presidente della Camera Boldrini tuteli la memoria di un grande parlamentare».
