Di seguito il testo della lettera.
Gentile ministro Franceschini,
Gli studiosi che fanno riferimento alla Scuola Romana di Filosofia politica e al movimento di pensiero della Nuova Oggettività apprezzano in Lei l’unico ministro dei Beni Culturali in Europa che abbia avuto la sensibilità di disporre che venisse posta a mezz’asta la bandiera nazionale sui musei italiani in segno di lutto per l’efferato assassinio del professor Khaled Asaad, Sovraintendente al sito archeologico di Palmira.
Questo episodio si aggiunge ad altri analoghi, occorsi in diverse parti del mondo. Tra gli ultimi, vanno ricordati i proditori assassini di vari funzionari archeologici in Libia, nonché la recente sparizione, sempre in Libia, della Venere di Cirene, restituita a suo tempo dall’Italia, assieme agli infiniti altri scempi compiuti su opere d’arte del passato, appartenenti ormai, anche per comune sentire, al patrimonio immemoriale e quindi indisponibile, dell’umanità.
La Scuola Romana di Filosofia politica ed il movimento della Nuova Oggettività leggono in questa anticultura dell’intolleranza il riproporsi dei tragici fantasmi di Cirillo d’Alessandria e di Ipazia.