Addio flirt con Putin, Monti riallinea l’Italia all’Obama-pensiero

«L’Italia – ha detto l’ambasciatore americano in Italia David Thorne al Corriere della Sera – è diventato l’alleato più affidabile degli Stati Uniti», «anche perché sta cambiando la dinamica dell’Unione». Parole che ben illustrano l’investimento che il presidente americano sta facendo sull’Italia di Mario Monti, visto da Obama come uno degli argini essenziali per scongiurare lo scenario peggiore: un crollo dell’euro alla vigilia delle elezioni presidenziali. A Monti – che è passato anche da Wall Street – tocca il compito di dare immagine e argomenti alla «nuova Italia», così diversa da quella di Berlusconi, che era stato protagonista di esternazioni irrituali nei confronti del presidente Obama e di alleanze «contronatura» agli occhi degli Stati Uniti.

Barba traduzione. Dopo la parentesi con quel ridicolo donnaiolo dai capelli tinti – che oltre a chiamare “abbronzato” il nostro presidente s’era fatto venire in mente la strana idea di flirtare con Putin, di diversificare la dipendenza energetica di quel paese di mangiaspaghetti e di giocare un ruolo politico di primo piano tra Europa, Nordafrica e Medio Oriente – il nostro “fratello” Monti è tornato all’ovile di Mammona. E di sicuro d’ora in poi quella banda di “Guidos” la smetterà di romperci i coglioni con l’Eni sul nostro progetto di oleodotto Nabucco dall’Iraq all’Europa.

George Best

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